MODICA: “CLASSE POLLAIO”. INTERVIENE IL SEGRETARIO NAZIONALE CODACONS TANASI

Per protestare contro la vicenda della classe-pollaio di 51 alunni del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Modica scende in campo il Segretario Nazionale del CODACONS Francesco Tanasi chiamato dal Responsabile Provinciale Dario Giannone.
Tanasi, noto per aver vinto recentemente la prima class-action italiana contro la Pubblica Amministrazione sulle cosidette “classi pollaio”, ha chiesto l’intervento urgente del Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini e ha annunciato di aver dato mandato al proprio ufficio legale di preparare un’esposto da inviare all’ Autorità Giudiziaria chiedendo altresì l’intervento dell’ASP, dell’Ispettorato del Lavoro e dei Vigili del Fuoco. Come si ricorderà il Codacons ha avviato la prima azione collettiva intrapresa nel nostro paese contro un ente pubblico, il Ministero dell’Istruzione appunto, relativamente alla vicenda delle classi pollaio, ossia quelle aule sovraffollate dove il numero di alunni supera il limite di 25, rappresentando così un pericolo per la sicurezza di studenti e personale scolastico. Accogliendo la class-action, il Tar ordinò al Ministro Gelmini di emanare il Piano generale di edilizia scolastica, previsto dall’art. 3 del D.p.r. 20 marzo 2009, n. 81 (contenente “norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola’). Contro la decisione il MIUR presentò ricorso al Consiglio di Stato, ricorso rigettato con le seguenti motivazioni:
“il suddetto decreto ha imposto al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di attendere, d’intesa con il Ministro dell’economia e delle finanze, non già certo alla sola individuazione delle istituzioni scolastiche da sottrarre temporaneamente alla immediata operatività dei nuovi limiti massimi di alunni per aula, quanto piuttosto all’elaborazione di un vero e proprio atto generale, a natura programmatica, avente ad oggetto la riqualificazione dell’edilizia scolastica, in specie di quelle istituzioni non in grado di reggere l’impatto delle nuove regole introdotte con riguardo alla formazione numerica delle classi.

Sia i TAR che il Consiglio di Stato hanno ritenutoche l’art. 3, co. 2, d.p.r. 20 marzo 2009 n. 81, imponga quindi l’elaborazione di un vero e proprio atto generale, a natura programmatica, avente ad oggetto la riqualificazione dell’edilizia scolastica, di cui costituisce solo un segmento l’individuazione delle istituzioni scolastiche cui estendere il meccanismo di temporanea ultrattività dei limiti massimi di alunni per classe previsti dal decreto del Ministro della pubblica istruzione adottato in data 24 luglio 1998, n. 331′.

Il Ministero dovrà, quindi, obbligatoriamente emanare il piano di edilizia scolastica come stabilito dalle leggi vigenti. Ma mentre i giudici bacchettano il Ministero, la Gelmini continua a effettuare tagli all’organico, con conseguenze dirette sul sovraffollamento delle aule e sul precariato come la vicenda di Modica.

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