Occupazione suolo pubblico a Ragusa Ibla, il sindaco Dipasquale dà riscontro alle segnalazioni dell’Ascom per frenare abusivismo

Il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, ha dato riscontro alle sollecitazioni relative all’occupazione abusiva del suolo pubblico, con particolare riferimento a quanto accade a Ibla, trasmesse dalla locale sezione dell’Ascom nei giorni scorsi. Il primo cittadino, in particolare, si rivolge al dirigente del settore IX e, per conoscenza, al comando della Polizia municipale, sottolineando di porre la necessaria attenzione al “contenuto della determinazione sindacale n. 213 del 25 ottobre 2010 in materia di occupazione abusiva del suolo pubblico. Con detta determinazione si è inteso avvalersi della facoltà prevista dall’art. 3 comma 16 della legge 15 luglio 2009 n. 94 di ordinare, nei casi di indebita occupazione del suolo pubblico, il ripristino dello stato dei luoghi a spese degli occupanti. La stessa determina stabilisce anche la ripartizione delle competenze in merito”. Il primo cittadino, nella nota inviata al dirigente del settore, confida “nell’applicazione della citata determinazione secondo il responsabile apprezzamento e nell’ottica di scoraggiare il proliferare delle violazioni evitando così la diffusione di un convincimento circa la impunità di fatto degli illeciti in questione”. “Era in effetti quanto chiedevamo – sostiene il presidente dell’Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo – e siamo soddisfatti che il sindaco abbia dato seguito alle nostre richieste”. Sorbo, inoltre, replica alle affermazioni del presidente di Confesercenti, Giuseppe Occhipinti, sulla stessa problematica. “Non stiamo invocando alcuna azione di forza – chiarisce Sorbo – piuttosto chiediamo di mantenere in vita la legalità. Occhipinti, invece, non ha suggerito quali altri metodi intenderebbe applicare per assicurare il rispetto delle regole. E’ chiaro che i commercianti si aiutano facendo in modo che venga rispettata la legalità. Purtroppo, se a Occhipinti gli abusi non risultano, lo stesso non possiamo dire noi che possiamo contare su un numero consistente di iscritti e che abbiamo ricevuto, in proposito, parecchie segnalazioni”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa