Scuole a Modica. Situazione precaria Il Sindaco esprime solidarietà agli studenti dello Scientifico

La precaria situazione delle scuole in Città con particolare riferimento al Liceo Scientifico “G. Galilei” dove viene posta seriamente in discussione la normale attività didattica per via delle doppie classi, spinge il Sindaco di Modica, Antonello Buscema ad una riflessione e dichiara:
“In questo momento difficile per le nostre scuole , a causa di molteplici disagi causati dalla cosiddetta “riforma Gelmini” (classi superaffollate, tagli di organici, mancanza di insegnanti di sostegno, crescita del precariato), vorrei anzitutto esprimere ancora una volta la partecipazione e la preoccupazione del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, sicuro di farmi interprete di un corale sentire dell’intera città e in particolare delle famiglie.
La scuola è per noi uno dei luoghi più importanti e delicati della vita, dove si gioca il futuro delle nuove generazioni, la loro preparazione, la loro crescita umana e civica. Le proteste di questi giorni, in forme peraltro molto civili, esprimono un disagio che esige risposte pronte e adeguate e percorsi condivisi, appoggiati in modo coerente e trasversale da tutti. Peraltro, molteplici sono stati nel tempo i provvedimenti che hanno man mano arrecato danno alla scuola pubblica, che invece necessita di investimenti e di risorse, per il bene dei nostri figli e del futuro del nostro Paese. In modo particolare, esprimo vicinanza a tutte le componenti del Liceo scientifico “Galileo Galilei”, alla prese con una situazione molto complessa, che richiede da parte degli organi competenti un’attenzione che eviti soluzioni traumatiche e che non si limiti a semplici contabilità numeriche.
Conosciamo tutti l’impegno profuso negli anni dal corpo docente, la capacità di questo Istituto di rapportarsi al territorio fornendo basi solide per i percorsi scolastici e professionali e offerte formative di qualità, il costante rapporto con i genitori e il loro apprezzamento, la serietà degli studenti.
Sono vicino a tutti – al preside, ai professori, agli alunni, ai genitori – in forza di quella responsabilità, che fa del sindaco il “padre di famiglia” di un’intera comunità. Auspico per questo percorsi condivisi sia tra tutte le componenti della scuola, sia con tutte le forze sociali e politiche, nella massima gratuità dovuta a un luogo educativo. Sono sicuro del servizio di dialogo e di tessitura di idee e di rapporti che possono fornire il dirigente e i suoi collaboratori, soprattutto in un momento così delicato, per arrivare ad ottenere dagli organi preposti soluzioni dignitose per tutti gli studenti, all’altezza del valore della scuola.”

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