ISPICA. IL CONSIGLIERE PATRIZIA LOREFICE ESPRIME DISAPPUNTO PER L’ULTIMO DOCUMENTO DEL PD

Il movimento cittadino ‘Alleanza Azzurra per Ispica’, rappresentato dal Vicepresidente del Consiglio comunale Patrizia Lorefice, ha espresso il proprio disappunto in merito all’ultimo documento a firma del PD ispicese, relativo alle somme destinate all’inaugurazione della nuova Piazza dell’Unità d’Italia ed al servizio di refezione scolastica.
“Sono stupita per le recenti dichiarazioni del segretario Stornello – ha commentato Patrizia Lorefice – poiché giungono dopo un momento di protesta che ha coinvolto tutti i Comuni della Provincia, di tutti gli schieramenti politici, ed è culminato con un Consiglio comunale aperto, svoltosi a Ragusa, al quale purtroppo i Consiglieri del PD ispicese hanno ritenuto di non prendere parte: sarebbe stata un’ottima occasione, per loro, di rendersi conto di quanto critici e generalizzati siano gli effetti della manovra sui governi locali, tant’è che in tutte le Città della Provincia, e non solo ad Ispica quindi, il servizio mensa sarà avviato con forti ritardi. E non sarebbe certo rinunciando ad una cerimonia che il problema potrebbe essere risolto. Ritengo, infatti, che l’inaugurazione ufficiale della Piazza dell’Unità d’Italia sia comunque un momento epocale per la Città e che, in considerazione del difficile momento, sarà certamente organizzato dall’Amministrazione privilegiando sobrietà ed importanza di contenuti”.
Continua il consigliere Lorefice: “Il documento del PD, dato alla stampa in questa fase in cui niente è stato ancora programmato ed organizzato, è un vero e proprio processo alle intenzioni che non ha fatto altro che alimentare in Città uno sterile e fantasioso pettegolezzo, secondo cui sarebbero state stanziate decine di migliaia di Euro per una inaugurazione fastosa ed in grande stile: non c’è niente di più falso e, con amarezza, sono costretta a constatare l’arguzia dell’opposizione nel fomentare e strumentalizzare un presunto malcontento popolare, con notizie appositamente veicolate, pur se destituite di qualsiasi fondamento. Confido che, per il futuro, si riesca a mantenere un clima propositivo e di concretezza, che contribuisca al dialogo senza cedere alla tentazione della demagogia”.

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