LA CONTEA DI MODICA NON SOFFRIRA’ MAI DI NOIA! La riflessione di Giombattista Ballarò

E’ un dato di fatto che i modicani amano seguire le vicende politiche della realtà in cui vivono, in maniera appassionata, molto di più di altri cittadini residenti in altri Comuni e questo, dal mio punto di vista, è da ritenere un fatto estremamente positivo per la ragione che possono avere costante contezza di quanto accade quotidianamente nella propria città e rendersi conto dei pregi e difetti, dell’impegno e disimpegno, della capacità ed incapacità di coloro che rivestendo cariche politiche, determinano nel bene e nel male il loro futuro di cittadini.
Modica offre da questo punto di vista tanta materia prima ai suoi cittadini che non credo corrano il rischio di rimanere a corto di valutazioni su personaggi vecchi e nuovi della politica nostrana; in pratica non esiste alcun pericolo che i cittadini modicani possano soffrire di noia. Nell’ultimo periodo c’è una tale abbondanza di eventi che probabilmente rende Modica la città più dinamica d’Italia. Si celebra il processo “Modica bene”, si scoprono gli altarini sul fenomeno dell’assenteismo all’ASP di Modica, hanno luogo le prime fasi del processo “COPAI”, si svolgono le prime manifestazioni studentesche al Liceo Scientifico “Galilei” ad inizio dell’anno scolastico 2011/2012.
Cosa emerge in maniera sempre più evidente ? L’atteggiamento contraddittorio di molti cittadini che attraverso i blog, esternano le loro opinioni, oggi giustizialiste, domani garantiste, a seconda che si tratti di un personaggio o d’un altro. Ma il garantismo è una concezione giuridica che attribuisce primario rilievo alle garanzie dei diritti e delle libertà individuali nei confronti delle autorità dello Stato e non può mutare in virtù del fatto che certi provvedimenti riguardino nostri amici o persone per le quali nutriamo antipatia o rancore, quantomeno politicamente parlando. Ma cosa ancora più grave è che molto spesso ci si lascia andare a giudizi intempestivi ed irriguardosi (spero inconsciamente)nei confronti delle autorità, come se qualche Magistrato o qualche Procuratore , vittima delle sue manie, volesse perseguire a tutti i costi qualcuno e non invece perché ravvisa i presupposti per indagare o processare qualcuno.
Questo modo di vivere gli avvenimenti della nostra città, non contribuisce certamente a far cambiare lo stato delle cose perché gli autori di certi fatti intuiscono l’appoggio d’una parte della società e forse continuano a sentirsi forti e legittimati a continuare in ciò che non dovrebbero ed i cittadini non potranno mai sentirsi artefici d’un cambiamento di cui la città sicuramente necessita. Togliamoci certi vizietti, non sono utili ai nostri amici, né tantomeno a noi cittadini !

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