IL MOMENTO STORICO CHE VIVIAMO E’ TALMENTE COMPLICATO CHE ORAMAI DUE PIU’ DUE NON FA QUATTRO NEMMENO PER CHI INSEGNA MATEMATICA. La riflessione di Giombattista Ballarò

Stamani, dopo una settimana di manifestazioni, gli studenti dello Scientifico “Galilei” rientrano a scuola ma non nelle loro classi originarie, speranzosi che nei prossimi giorni possano ottenere almeno qualcosa delle loro rivendicazioni.
Dall’aria che tira, tutto lascia presagire che rimarranno vittime della riforma della scuola, che tiene in considerazione solo la legge dei numeri, per nulla considerando aspetti formativi degli studenti, ottimizzazione dell’insegnamento, osservanza di norme che tutelano l’incolumità delle persone.
Sarei felice di sbagliare, perché se così fosse, vincerebbe il senso di maturità degli studenti e di quanti, nell’ambito del corpo docente, sono stati solidali con i ragazzi che mi piace ricordare, saranno tra coloro che dirigeranno aziende, tra i futuri professionisti e tra la nuova classe dirigente del Paese.
La ripresa delle lezioni, ha avuto stamattina al “Galilei” un momento che, se non vivessimo in una società complicata, si sarebbe potuto evitare.
Un Consigliere comunale, un altro provinciale ed un Assessore della Provincia, avevano preventivamente concordato un incontro con il Dirigente dell’Istituto per conoscere da vicino le prospettive che potrebbero maturare nei prossimi giorni, ma prima d’arrivare in Presidenza, vengono bloccati dall’ex vice Preside Cerruto che pretende di bloccare i tre politici, senza aver cura di verificare che l’incontro era programmato. Eppure il professore Cerruto insegna matematica e meglio di altri , avrebbe dovuto realizzare velocemente che se non è riuscito a bloccarli nemmeno con la minaccia dell’intervento della Polizia, i suoi colleghi politici dovevano avere qualche motivo. Ma anche i numeri ormai non danno più lo stesso risultato.
Credo che stamattina il signor Cerruto abbia assunto un atteggiamento deludente sia come uomo politico (anch’egli è consigliere), sia come docente, poiché penso che né nell’una, né nell’altra veste, si possa insegnare ai giovani l’arroganza o la prevaricazione.
In senso più lato, anche i cittadini non possono certo trarre conclusioni positive da quanto è accaduto oggi, poiché emerge un altro dato anch’esso avvilente, ovvero che la politica viene interpretata come contrapposizione e mai come possibile sinergia, infatti il Consigliere Cerruto non appartiene allo stesso schieramento degli altri suoi tre colleghi, altrimenti si sarebbe certamente astenuto dal comportamento purtroppo tenuto.

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