Ieri incontro tra l’on. Ragusa e l’Assessore Russo. Argomento sanità iblea. Momenti di scontro duro

Scontro tra l’on. Orazio Ragusa e l’assessore regionale alla sanità Russo sull’ospedale Busacca di Scicli e sul ridimensionamento dei servizi sanitari in provincia di Ragusa. L’assessore regionale alla sanità continua a difendere il suo piano non prestando sufficiente attenzione alle richieste che abbiamo presentato. Così denuncia l’on. Orazio Ragusa, dopo l’incontro a Palermo con lo stesso assessore. Ho espresso, con durezza, il mio disappunto su come si è operato rispetto al ridimensionamento dei servizi della sanità iblea e sul depotenzionamento dell’ospedale Busacca di Scicli.

Ho elencato a Russo una serie di punti importanti da attenzionare per far funzionare la sanità ragusana. Le resistenze di Russo hanno determinato a Palermo un confronto duro. Non sono mancati i momenti di pesante scontro. L’assessore Russo si è impegnato a venire nel territorio ibleo per verificare, di presenza, le richieste dell’on. Orazio Ragusa. L’on. Orazio Ragusa ha chiesto:

1) La sostituzione degli infermieri pensionati;

2) La stabilizzazione degli ausiliari e precari contrattisti;

2) Un incremento del personale medico e infermieristico;

3) L’assunzione di 20 ausiliari tra Scicli e Modica;

4) La copertura dei posti di pneumologia nei distretti di Modica e Vittoria;

5) La revisione della dotazione organica, relativamente all’area medica, a Modica (per garantire la Guardia interdivisionale).

6) Il mantenimento e potenziamento degli ospedali di Scicli e Comiso;

7) Un cardiologo a tempo pieno a Scicli;

8) Il funzionamento del laboratorio analisi e della radiologia, a Scicli e Comiso per 12 ore, con adeguamento organici e mantenimento del primariato fino a ricollocazione;

9) L’attivazione della lungodegenza a Scicli con almeno 3 medici e 10 infermieri;

10) L’attivazione della riabilitazione (3 medici, 10 infermieri, 8 oss, 6 fisioterapisti);

11) L’accelerazione dell.intesa con l’Oasi di Troina;

12) La scorporazione dal bilancio aziendale di 4,5 milioni di euro per i precari e relativo carico sul bilancio della Regione.

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