Modica, Società partecipate. La riflessione dell’assessore Peppe Sammito

L’Assessore con delega alle società partecipate del comune di Modica, Giuseppe Sammito, sulla scorta del dibattito apertosi in questi giorni sulle partecipate, opera alcune riflessioni di merito e commenta: “Quando abbiamo avviato il percorso di ristrutturazione delle società partecipate del Comune di Modica, lo abbiamo fatto per quattro ragioni principali:
1. Esisteva una norma di Legge che obbligava ad assumere delle decisioni in merito, altrimenti la gestione sarebbe cessata il 31 dicembre 2010, improrogabilmente e senza necessità di deliberazione da parte del Comune;
2. Multiservizi e Reteservizi versavano in una condizione finanziaria drammatica poiché i loro contratti non erano onorati da copertura finanziaria nel bilancio del Comune: il rischio era il fallimento per le società e la creazione di una enorme quantità di debiti fuori bilancio per il Comune;
3. Tra le attività che il Comune aveva affidato alla Multiservizi erano ricomprese le manutenzioni delle reti idriche, stradali e del verde pubblico: per anni interi il Comune non affidò più appalti esterni di manutenzione, ma la Multiservizi non ebbe la forza economica e la capacità organizzativa per realizzare efficacemente gli interventi;
4. La situazione esistente era la peggiore delle situazioni possibili: servizi negati ai cittadini, retribuzioni non pagate ai dipendenti delle società, rischi finanziari enormi per il Comune.

Quando, ancora in questi giorni, sindacalisti e consiglieri comunali intervengono su questi temi facendo leva esclusivamente sul legittimo disagio dei lavoratori dei lavoratori della sosta non fanno pienamente i conti con le premesse e con gli obblighi normativi.

L’unico tema che oggi resta aperto riguarda il destino del servizio della sosta. Ma proprio in questo caso, se vogliamo tutti dimostrare che è ancora possibile nella nostra Città fare uno sforzo comune per non portare ogni argomento al livello della polemica, sono piuttosto necessari apertura mentale, conoscenza delle normative e disponibilità ad esaminare pragmaticamente le soluzioni possibili, per compiere scelte utili ai lavoratori e alla collettività.

Anche qui serve una breve premessa: se al momento dello scioglimento della Multiservizi e della costituzione della SPM fosse stato possibile transitare il servizio della sosta nella stessa SPM, il percorso si sarebbe compiuto agevolmente e immediatamente. Tale possibilità fu preclusa da una norma di Legge (DL 223/2006 – art. 13 commi 1. e 2.) che vieta la compresenza, nella stessa società pubblica, di attività strumentali (tipo le pulizie degli immobili) e servizi a rilevanza economica (tipo la gestione della sosta).

Tralasciando le note vicende che hanno impegnato il Consiglio Comunale nell’analisi di diverse opzioni, è bene mettere in chiaro qual è la situazione ad oggi e quali sono gli scenari possibili:

1. Il primo scenario individua il servizio della sosta come servizio a se stante. In questo caso esistono due opzioni:
· Il passaggio del servizio della sosta nella SPM, ma questa è una possibilità che bisogna verificare in relazione alla norma sopra indicata, tutt’ora vigente;
· La costituzione di un’altra specifica società del Comune, diversa dalla SPM, per gestire solo la sosta come servizio a rilevanza economica.

2. Il secondo scenario include il servizio della sosta nel più ampio programma che il Comune ha in corso per la realizzazione di nuovi parcheggi, prevedendone una gestione integrata, come aveva deliberato il Consiglio comunale lo scorso dicembre, prima che intervenissero le ulteriori evoluzioni normative. In questo caso, poiché i lavoratori della sosta hanno espresso una comprensibile contrarietà alla esternalizzazione del servizio in cui sono impiegati, se si volesse mantenere il progetto di una gestione integrata della sosta a raso e dei nuovi parcheggi, si potrebbe verificare l’ipotesi di un diverso impiego dei lavoratori, con un loro passaggio nelle attività strumentali della SPM, e di una gestione integrata della sosta e dei parcheggi completamente nuova e autonoma da questo percorso.

L’Amministrazione, come è già stato garantito in Consiglio comunale, è impegnata ad approfondire e verificare conclusivamente tutto questo. Entro pochi giorni saranno presentate ai lavoratori e al Consiglio Comunale le opzioni realmente praticabili e su queste sarà ricercato il più largo consenso.”

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