Progetto esecutivo delle tratte autostradali da realizzare nel territorio ibleo. La Cisl: “Non arrivano buone notizie”

Le notizie provenienti dall’Anas riguardanti l’iter di approvazione del progetto esecutivo delle tratte autostradali da realizzare nel territorio ibleo non sono sicuramente delle migliori.
“Si sta consumando – dicono i Segretari Generali di Ust Cisl e Filca Cisl Ragusa, Vincenzo Romeo Luca Gintili – un’ulteriore furto al territorio ragusano ed alla sua sempre fervida produttività, consolidando l’idea di un paese che viaggia a due velocità: il nord del paese subito pronto ad investire sulla TAV, nonostante le note difficoltà e la contrarietà al progetto, ed un sud del paese, che nonostante abbia in questa vicenda le carte in regola (progetti, finanziamenti, varianti richieste) deve subire la mortificazione politica della mancata approvazione del progetto e la ovvia conseguenza del ritardo nell’esecuzione delle opere o peggio ancora della perdita secca dei relativi finanziamenti.
Non è possibile chiedere in continuazione varianti o integrazioni al progetto considerato che lo stesso ha ricevuto la sua approvazione nel 2003: otto lunghissimi anni per mandare in appalto un opera importantissima per lo sviluppo del territorio ragusano e per la sua competitività globale.
Chiediamo a gran voce, quella di tanti disoccupati edili e cassintegrati del settore dei prefabbricati che sperano nella realizzazione dei tratti autostradali ragusani per tornare al proprio lavoro, al deputato nazionale On. Nino Minardo, alla deputazione regionale iblea ed al Presidente della Provincia On. Franco Antoci di manifestare a tutti i livelli lo sconcerto ed il nostro disappunto per quanto continua a consumarsi nei confronti di questo lembo di Sicilia e l’estrema necessità di creare occupazione e lavoro per evitare l’impoverimento e la regressione delle nostre popolazioni.
Non siamo più disponibili a vivere le vicissitudini della Ragusana o dell’Aeroporto di Comiso, che sembrano di lì a poco realtà eppure c’è sempre qualche intoppo!!!
Siamo pronti come organizzazione sindacale, considerate le immense difficoltà dei nostri associati, a muovere verso l’ANAS e verso chi osteggia la realizzazione di opere che diventano sempre più necessarie per il futuro del nostro territorio e della sua popolazione”.

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