Processo “Copai” a Modica. Il Collegio: avanti col rito

Il processo per l’inchiesta “Copai” va avanti con il giudizio immediato così come chiesto dal pubblico ministero, Francesco Puleio. L’ha deciso ieri mattina il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Manenti, Chiavegatti)rigettando, dunque, le eccezioni sollevate mercoledì della scorsa settimana dai difensori degli imputati, che, invece, puntavano sul giudizio ordinario. L’udienza di ieri ha registrato la richiesta dell’avvocato Gianluca Gulino, per una misura meno afflittiva nei confronti del proprio assistito, l’imprenditore di Santa Croce Camerina, Pietro Maienza, in atto ai domiciliari. Il pubblico ministero ha dato parere positivo e i magistrati si sono riservati. C’era già l’identica richiesta per i coniugi Sara Suizzo e Mario Barone, e anche per loro la pubblica accusa non si era opposto. Le decisioni si conosceranno nei prossimi giorni, molto prima, sicuramente, del 26 ottobre, giorno in cui è fissata la prossima udienza. Presenti in aula tutti gli imputati ad eccezione di Pinuccia Zocco, moglie di Riccardo Minardo che, invece, ieri ha potuto assistere al processo da libero cittadino giacchè martedì il “Riesame” di Catania aveva restituito la libertà ai due congiunti modicani. Gli altri difensori sono il professore Giovanni Grasso, gli avvocati Carmelo Scarso, Raffaele Pediliggieri ed Enrico Trantino. Ci sono costituite due parti civili, Giovanni Moncada e Angelo Giannì, attraverso l’avvocato Guglielmo Barone. L’accusa per i cinque è di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate ai danni della Comunità europea, dello Stato e di altri enti pubblici, ma anche di malversazione, evasione fiscale e riciclaggio. Al centro dell’inchiesta c’é il Consorzio provinciale area iblea (Copai) che è formato integralmente da fondi di provenienza pubblica. Minardo da ieri è rientrato nella sua carica politica di parlamentare regionale all’Ars al posto del sindaco di Pozzallo, Peppe Sulsenti, che era stato nominato quale sostituto pro tempore. “Nel rinnovare sentimenti di solidarietà ed amicizia all’onorevole Riccardo Minardo, rimesso in libertà dai giudici del Tribunale del Riesame, – dice il primo cittadino – sono certo che al più presto la Magistratura saprà fare piena luce sulla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto”. Anche l’altro parlamentare regionale del Comprensorio di Modica, Innocenzo Leontini, “saluta” il reintegro di Minardo. “Confido nell’attività della Magistratura che in tempi rapidi saprà accertare la verità”.

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