Si è chiusa la tre giorni del Seminario nazionale, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dal Dipartimento per l’istruzione e dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia scolastica presso la struttura “Borgo don Chisciotte” a Modica. Un parterre di 180 dirigenti scolastici e docenti provenienti da tutte le regioni d’Italia per questo Convegno di sperimentazione in Sicilia sul tema “Didattiche per lo sviluppo di competenze”.
E’ stato Umberto Margiotta,docente di Pedagogia Generale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dopo le relazioni dei gruppi di lavoro, ad introdurre il tema delle criticità della didattica e dell’attuale scollamento tra i metodi , giusti, della sperimentazione, e l’effettivo metodo dell’ apprendimento. “Approfondire conoscenze e acquisire competenze sono elementi fortemente legati alle tecnologie e alla capacità di adattamento ad esse da parte degli studenti”- ha aggiunto Daniele Barca dell’Ufficio regionale scolastico dell’ Emilia Romagna. Di motivazioni, di stimoli e di efficaci forme di comunicazione laboratoriale per migliorare l’apprendimento ha parlato Daniela Mazzara, docente di Comportamento organizzativo dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza. “Dalla scuola dell’insegnamento alla scuola per l’apprendimento, dove la didattica laboratoriale si realizza portando il laboratorio in classe e non viceversa”. Lo ha detto Giovanni Biondi, Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane del Ministero, il quale ha aggiunto: “Imparare ad utilizzare i nuovi linguaggi creati dalle tecnologie è indispensabile per realizzare un’offerta formativa efficace”.
“La scuola- ha aggiunto Biondi- nei prossimi anni attraverserà una rivoluzione profondissima. L’innovazione a cui ambisce la Riforma non deve solo essere una legge, ma deve servire per attivare un contagio tra le scuole. Il Ministero può solo innescare i cambiamenti, ma sono le scuole che hanno il compito di determinarlo”.
Particolarmente apprezzato l’intervento conclusivo del Capo della Segreteria Tecnica del Ministro, Gianni Bocchieri, che ha ricordato come la riforma dell’istruzione deve accompagnarsi alla sperimentazione delle Delivery Units. Riprendendo quanto enunciato dal Capo Dipartimento del Ministero, Giovanni Biondi, Bocchieri ha sottolineato la valenza strategica della valutazione degli insegnanti, intesa non in senso sanzionatorio ma con funzioni incentivanti. Sui temi delle dinamiche tra scuola e lavoro Bocchieri ha auspicato una maggiore interazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro non solo come occasione di formazione e apprendimento, ma piuttosto di applicazione di strumenti concreti quali i contratti di apprendistato.