“INVITO A PALAZZO”: GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA “SICILIA ANTIQUA” NELLA SEDE CENTRALE DELLA BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA.

Immediato successo, fin dall’apertura, per la mostra “Sicilia Antiqua”, l’esposizione di preziose carte e stampe della Sicilia esposte per l’intera giornata di oggi nei saloni di rappresentanza della Banca Agricola Popolare di Ragusa presso la sede centrale di viale Europa a Ragusa. Documenti eccezionali, datati dal ‘500 all’800, tratti dalla collezione Zipelli adesso nella disponibilità della Fondazione “Cesare e Doris Zipelli”, costola della Bapr. L’iniziativa, che si concluderà stasera alle 20, rientra tra le attività che si svolgono oggi in Italia per la manifestazione “Invito a Palazzo” giunta al decimo anniversario, organizzata dall’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana. E le cartine in mostra, la cui selezione e descrizione è stata curata dal critico e storico Franz Riccobono, hanno suscitato il grande interesse dei tantissimi visitatori che si sono alternati nel corso della giornata. Una settantina di preziose carte esposte in tre sezioni, con la suddivisione tra carte antiche della Sicilia, carte dedicate ai tre valli e stampe ed incisioni di paesaggi disegnati dai viaggiatori del Gran Tour. In mostra delle vere e proprie chicche, carte antiche che ridisegnano i confini dell’isola in base alle diverse epoche in cui sono state realizzate. Alcune riportano la suddivisione in base ai tre valli, altre riguardano più nel dettaglio le città e i monti. Non mancano le carte militari e quelle nautiche. Particolarissima la carta militare di Benedetto Marzolla, 1852, che è stata realizzata e poi sistemata su un telo e tagliata a rettangoli per trasformarsi in una moderna mappa tascabile. Eccezionale e piena di dettagli la carta navale del Mediterraneo Centrale, del 1762, realizzata da Giovanni Antonio Battista Rizzi Zannoni che evidenzia le più diffuse vie di collegamento attraverso il mare. Matthias Seutter e il figlio Matthias jr nella loro carta della Sicilia, del 1745, si soffermano in modo dettagliato sulla Contea di Modica, indicandone i confini e le terre afferenti. Interessante la carta realizzata da Chistoph Weigel der Altere, del 1720, che assieme alla Sicilia rappresenta le principali monete circolanti in quell’epoca. Le cartine più antiche sono anch’esse di grande importanza perché narrano l’evoluzione storica dell’isola e i continui cambiamenti che si sono verificati nel corso dei secoli. Il presidente della Bapr, Giovanni Cartia, assieme al presidente della Fondazione Zipelli, Carmelo Arezzo, si sono soffermati nella visita della mostra assieme a tanti appassionati, semplici cittadini e alcuni turisti provenienti da locali strutture ricettive. “Quando la banca ha pensato di aderire all’iniziativa lanciata a livello nazionale dall’Abi – ha detto il presidente Cartia – abbiamo fin da subito immaginato una mostra di parte della collezione Zipelli che è nella disponibilità della nostra Fondazione e che vogliamo sempre più far conoscere alla collettività essendo non solo un patrimonio di inestimabile valore ma soprattutto uno strumento di conoscenza profonda della nostra storia e delle nostre radici. Carte antiche della Sicilia di epoche ed autori diversi, alcune delle quali ci hanno permesso di approfondire le nostre conoscenze. C’è ad esempio una carta dedicata all’allora provincia di Noto, che inglobava anche il territorio di Ragusa e Siracusa, e che riporta informazioni molto dettagliate che saranno sicuramente oggetto di attenzione da parte degli studiosi”. E proprio in questa direzione si muoverà la Fondazione Zipelli come ha confermato il presidente Carmelo Arezzo: “Credo che sia stato un modo intelligente con cui la Bapr ha aderito alla giornata nazionale dell’Abi che ha toccato per la prima volta anche la sede centrale di Ragusa dell’istituto di credito, in sinergia con la Fondazione. Queste carte antiche, selezionate grazie alla preziosa collaborazione con lo storico Riccobono, aiutato dal giovane studioso Grassi, sono la chiave di lettura della nostra storia ma narrano pure l’evoluzione economica e sociale dell’isola, con grandi cambiamenti geopolitici che potranno essere oggetto di ulteriori studi ed approfondimenti. La Fondazione, che si è già presentata alla giornata commemorativa su Zipelli organizzata da Italia Nostra, con questa prima esposizione inizia la sua attività di divulgazione che presto porterà ad altre iniziative, ad opuscoli divulgativi e a rilevanti occasioni di natura scientifica. Ci sono anche altri importanti documenti in possesso della Fondazione, tra cui alcune carte che riguardano la storia delle miniere e che vale la pena di approfondire opportunamente”.

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