Mercati contadini a Modica. Contenti e scontenti

I produttori agricoli si spaccano sul trasferimento, ieri, dei mercati contadini da Piazza Matteotti al Piazzale Gramsci. In una nota lamentano, intanto, la scarsa informazione. “Su questo trasferimento – dicono – a noi non era pervenuta nessuna comunicazione scritta e nessuna autorizzazione sullo spostamento. Lo abbiamo saputo solo per sentito dire. Teniamo a sottolineare che la maggior parte della popolazione è contraria allo spostamento e che una raccolta di firme, sabato scorso, lo ha ampiamente dimostrato. Non comprendiamo le ragioni dello spostamento rapido da Piazza Matteotti, visto che ieri la piazza non era occupata”. La categoria ha chiesto un tavolo di confronto con il comitato e con l’amministrazione comunale, affinchè si arrivi ad una soluzione condivisa. Nei fatti alcuni produttori ma anche molte persone hanno ritenuto più idonea la nuova allocazione e tale, onestamente, è apparsa. “Abbiamo trovato anche il parcheggio – dice Lucia Adamo, una frequentatrice dei mercatini – mentre in Piazza Matteotti c’era troppo caos, anche a livello viario. Ritengo che questa sia una migliore soluzione. Del resto tutti i parcheggi adiacenti Piazza Matteotti li occupavano i venditori e non c’era possibilità di fermarsi”. Stesso discorso lo fa un produttore. “Gli affari magari sono un po’ calati – dice – ma è la prima volta che ci troviamo al Largo Gramsci. Io credo che sia una buona soluzione e che gli affari torneranno ad essere come prima”. L’assessore Nino Frasca Caccia ha rilevato un movimento notevole di clientela ieri. “Abbiamo individuato un’area – spiega – adiacente al parcheggio, che dà loro la possibilità di sistemare, alle spalle della bancarella, i furgoni che fanno da deposito merce e ai consumatori di potere posteggiare in assoluta serenità in un ampio spazio dove è garantito il tour over di autovetture.” La decisione è stata voluta per evitare problemi di intasamento al traffico veicolare di Corso Umberto, considerato che i clienti avevano scarse possibilità di parcheggio e quindi si era creata una sorta di sosta selvaggia”.

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