Proclamato lo stato di agitazione al termine di un’ assemblea Personale Amiu. No alla privatizzazione. A Vittoria pronti alla mobilitazione

Proclamazione formale dello stato di agitazione di tutti i dipendenti AMIU e avviamento della procedura di raffreddamento è quanto deciso dalla F.P.CGIL e dalla FIT CISL che in un documento a firma dei segretari provinciali Giovanni Lattuca e Carmelo Giannone, inviato al Sindaco all’Assessore all’ecologia del comune di Vittoria, ai capi – gruppo consiliari al presidente dell’AMIU e al Prefetto di Ragusa, li informano che l’assemblea dei dipendenti ha preannunciato che non sono disposti a lavorare con un azienda privata e molte volte hanno ribadito che difenderanno il loro status di dipendente pubblico con azioni di lotta anche eclatanti. Questi lavoratori sono, infatti, vincitori di concorsi pubblici.
La decisione è maturata al termine di un’assemblea tenutasi nei locali dell’azienda municipalizzata di Igiene Ambientale, l’AMIU di Vittoria, dove è stato affrontato il futuro dell’azienda e dei loro dipendenti. “L’amministrazione comunale di centro sinistra, che è bene ricordare ha nominato di recente il nuovo C.d.A., commentano Lattuca e Giannone, è stata capace solo di portare al limite della capacità l’ azienda stessa generando crisi continue e precarietà proponendo solo soluzioni tampone.
Non vorremmo,adesso, che all’incapacità politica si aggiunga il perseguimento di una manovra finalizzata alla privatizzazione dell’azienda stessa, manovra che non darebbe certezze di efficienza ma solo di contrazione dei diritti dei lavoratori.
I lavoratori chiedono certezze per il futuro, allo stato delle cose è inderogabile giungere a misure strutturali capaci di sottrarre l’ azienda alla cattiva politica e che metta al riparo la città e i lavoratori dalle conseguenze di scelte gestionali e manageriali discutibili quando votata alla irrazionalità . Le aziende municipali dovranno essere uno dei principali temi su cui costruire un programma di alternativa concreta per Vittoria, trasformandole da pozzo senza fondo di risorse pubbliche ad opportunità per lo sviluppo cittadino. Se non ci saranno risposte adeguate a breve termine con risultati concreti da parte dell’Amministrazione comunale, alle iniziative di mobilitazione non ci saranno alternative.”

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