IN ITALIA, PAESE DEI PRIVILEGI, ACCADE ANCHE……La riflessione di Giombattista Ballarò

Da alcuni anni in Italia, la capacità investigativa di chi opera nel campo della Giustizia, grazie all’impegno profuso e all’utilizzo di nuove tecnologie, ha fatto si che molti coperchi di pentole maleodoranti saltassero, facendo venire alla luce fatti ma soprattutto misfatti di personaggi che in passato riuscivano a farla franca perché purtroppo gli elementi che si riuscivano a mettere assieme, non erano sufficienti per inchiodarli alle loro responsabilità. Tuttavia, se da un lato questo consente di smascherare personaggi insospettabili e procedere nei loro confronti, prescindendo dal loro status di appartenenza sociale, dall’altro, continua ad evidenziare gli stessi vizi di sempre e non certo per responsabilità della Giustizia, ma per l’esistenza di leggi fatte ad hoc per mantenere tutti i privilegi di sempre che mortificano l’encomiabile lavoro di tutto l’apparato della Giustizia ed indignano l’opinione pubblica che continua ad assistere ad una doppia velocità di trattamento, una per i comuni mortali ed una per i privilegiati.
Se nel nostro Paese un comune cittadino rimane imbrigliato nelle maglie della Giustizia, il primo elemento con cui dovrà fare i conti è la perdita del posto di lavoro che forse riuscirà a riprendere a sentenza passata in giudicato con verdetto d’assoluzione. Vediamo invece che per i “lavoratori” della politica, non è affatto così; nella peggiore delle ipotesi, vengono sospesi per il periodo di detenzione in carcere o domiciliare ed il giorno dopo la revoca di tale misura, hanno diritto a riprendere il proprio posto senza dover attendere il verdetto della sentenza che li riguarda. Accade questo perché lor signori sanno pregare meglio di altri o perché dotati di ottima memoria, riescono ad imparare a memoria la Bibbia ed i vangeli ? No, accadono queste porcate perché i nostri politici che spesso additiamo per incapaci, in realtà sono dotati di un’intelligenza superiore che consente loro di varare le “giuste” leggi da tirare fuori al momento in cui servono. Povera Italia, Paese di poeti, artisti e…..privilegiati !

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