Ispica. “Il Piano regolatore senza Vas è da rifare”, i consiglieri del Pd Muraglie e Roccuzzo chiedono la revoca del Prg adottato

Il Piano regolatore generale di Ispica, che il Consiglio comunale ha adottato il 28 aprile scorso, è da rifare perché privo di Vas, la Valutazione ambientale strategica. Lo sostengono i consiglieri comunali del Partito Democratico Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo che hanno presentato in tal senso una mozione con cui chiedono al Consiglio di revocare il Piano regolatore adottato. I due esponenti democratici portano a sostegno della loro proposta una nota della Regione inviata ai comuni che hanno adottato il Prg, Ispica compresa. Nella nota il dirigente Generale dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente afferma, fra l’altro, che non saranno approvati Piani regolatori privi di Vas, considerata dall’Unione europea documento imprescindibile per gli atti che pianificano il territorio.
“La Vas – afferma il consigliere comunale Pierenzo Muraglie – non può ridursi ad un passaggio burocratico, ad una mera integrazione documentale. E’ un fatto che il Piano regolatore adottato in aprile dal centro-destra non può essere approvato: lo dice la stessa Regione. A questo punto – continua Muraglie – perché lasciare in piedi le norme di salvaguardia, scattate con l’adozione, che ingessano il territorio, creano vincoli inutili, bloccano l’economia, costringono le famiglie e rinunciare a farsi una casa o a farla a prezzi elevatissimi, visti i costi dei suoli delle lottizzazioni private? Per non parlare delle imprese agricole e zootecniche delle zone vincolate costrette a limitare la loro attività che nulla ha di speculativo. Riteniamo che l’inserimento della Valutazione ambientale strategica nel Piano regolatore possa essere l’occasione per rimettere la palla al centro e riavviare una discussione vera sulla pianificazione del territorio e sul futuro urbanistico della città, sentendo i diretti interessati, coinvolgendo nella scelta i progettisti locali e le imprese edili, guardando al bene di tutti e non all’interesse di pochi”.
“Abbiamo sempre ritenuto il Piano regolatore adottato una iattura per la città – aggiunge il consigliere Giuseppe Roccuzzo – e non è un segreto il fatto che noi siamo per la revoca non solo del Piano adottato in aprile ma anche dell’incarico al professionista esterno. L’Ufficio tecnico comunale ha le professionalità per poter redigere un nuovo piano che preveda la lottizzazione pubblica, compatibile in tutto con quelle private, tranne che nel prezzo al metro quadro dei suoli che il Comune venderebbe a prezzo popolare. Solo così si può fare una politica per la casa vera e non a parole. Aspettiamo l’Amministrazione comunale alla prova dei fatti”.

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