Consiglio comunale di Modica. Decisa la seduta aperta sul Tribunale. Approvato all’unanimità l’ordine del giorno sull’accorpamento delle classi dello Scientifico

Rinviata la discussione sulla mozione sul Tribunale di Modica, presentata dal consigliere Vito D’Antona, essendo stata accolta, dalla conferenza dei capigruppo, la richiesta di svolgimento di un consiglio comunale aperto sull’argomento- venerdì 14 ottobre alle 19. – richiesta dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Modica. Approvata poi all’unanimità la l’ordine del giorno concernente l’accorpamento di alcune classi del Liceo Scientifico “G Galilei” di Modica presentato dai consiglieri Tato cavallino e Piero Covato.
Presenti 19 consiglieri il consiglio si apre con la discussione su due mozione presentata dal consigliere Vito D’Antona. Il Presidente del consiglio comunale informa che la richiesta di un consiglio comunale aperto sul tribunale di Modica da parte del Presidente dell’ordine degli avvocati, Giuseppe Nigro è stata accolta a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo alla presenza dei sindaci e dei presidenti dei consigli comunali dei comuni del Circondario giudiziario ( Scicli, Ispica e Pozzallo) la deputazione regionale e nazionale, CGIL,CISl,UIL provinciali, nove consiglieri provinciali del Sud Est, gli assessori provinciali della Città, Enzo Muriana e Mommo Carpentieri, il Presidente del Tribunale di Modica, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modica, il Presidente dell’Ordine degli avvocati del foro di Modica, i presidenti della Camera Penale e Civile del Tribunale di Modica, il cancelliere capo del Tribunale di Modica. La seduta del consiglio comunale aperto è stata fissata per venerdì 14 ottobre alle ore 19.00. Alla fine sarà redatto un ordine del giorno congiunto che esprime le motivazioni contro la soppressione del Tribunale. Il presentatore della mozione Vito D’Antona attesa la richiesta e considerato la presenza delle autorità si dichiara d’accordo a non discutere stasera l’argomento, potrà illustrare le sue riflessioni in quella sede. Si passa alla discussione della mozione concernete l’accorpamento di alcune classi del Liceo Scientifico presentata dai consiglieri dell’Mpa,Tato Cavallino e Piero Covato.
Tato Cavallino illustra l’ordine del giorno facendo la cronistoria di una vicenda lunga e assai critica per gli studenti e per le loro famiglie atteso che il percorso formativo, a motivo di classi affollate, veniva messo a dura prova . Le classi accorpate, questa la soluzione prospettata, sono quelle del terzo e del quarto sperimentale con ventisei alunni per classe. Rileva che le provincie, che detengono la gestione della scuola media superiore, con una giusta programmazione potrebbero evitare queste situazioni di disagio. Il capogruppo del PDL, Luigi Carpenzano chiede la sospensione dei lavori del consiglio al fine di rimodulare l’ordine del giorno, considerato che in alcune parti è superata, per discutere su quella definitiva. La proposta della sospensione di quindici minuti è accolta. Alla ripresa il consigliere Giovanni Migliore, peraltro padre di una studentessa, testimonia dei disagi, della impossibilità di lottare per obiettivi legittimi e necessari per garantire un dignitoso percorso formativo. Condividendo la mozione si chiede quale esempio rimane nella mente dei giovani studenti alla luce di questa difficile esperienza e soprattutto sulla funzione della politica.
Il consigliere del PD Giancarlo Poidomani rileva che la mozione di indirizzo è manchevole su quella parte in cui ci si sente impotenti rispetto a queste cose e rispetto ai contesti in cui questi fatti si consumano. Le classi pollaio esistono dappertutto è questo è l’effetto deleterio di una riforma indecente. Nella scuola pubblica sono stati tagliati otto miliardi di euro e tutto ciò ha un nome quello del Ministro dell’economia Giulio Tremonti. Questo è un dato che andrebbe menzionato nella mozione.
Il capogruppo del PID Giorgio Stracquadanio ritiene che le questioni di scelte nazionali non sono preponderanti rispetto a quelle locali. Basta pensare alle interrogazioni presentate sulla sicurezza degli edifici scolastici: dalla materna alle medie. Quella interrogazione maturò una scelta per quella amministrazione che con un mutuo intervenne sulle scuole dell’obbligo con una manutenzione straordinaria atta a garantire la sicurezza dei siti. Quindi la sensibilità della politica locale è pertinente al discorso. Condivide la mozione ma è necessario attenzionare la sicurezza negli edifici scolastici. Registra che non c’è oggi questa sensibilità.
Il capogruppo del PDL Luigi Carpenzano annuncia il voto favorevole ed esprime solidarietà agli studenti.
Il consigliere Paolo Nigro rileva che la mozione deve avere un effetto. Anzi si tratta di una proposta di ordine del giorno che va destinata all’amministrazione che tramite il Sindaco deve impegnarsi per attivarsi, la mozione va destinata al Presidente della Provincia regionale di Ragusa, nel senso che attraverso l’azione dell’esecutivo l’atto deve avere una sua concretizzazione nel senso che la soluzione al problema va affrontata nelle direzioni giuste e richiama la richiesta fatta ad inizio di legislatura all’amministrazione Buscema quando fu chiesta una verifica sull’edilizia scolastica delle scuole materne ed elementari.
Il consigliere Nino Cerruto di una “Nuova Prospettiva” ritiene che la razionalizzazione delle classi non è prerogativa della provincia ma bensì del direttore regionale della Pubblica Istruzione, dr.ssa Maria Altomonte. L’obiettivo è quello di garantire un percorso d’istruzione coerente con l’inizio del corso da parte degli studenti. Chiarisce che il Ministero voleva accorpare le classi ordinarie e non di già quelle sperimentali sostenendo che ciò faceva comodo ai docenti. Ciò non è vero perché non c’è alcun interesse personale da difendere se non quello degli alunni. Non è sulla sistemazione di numeri che si garantisce una buona scuola ma bensì nello stabilire le migliori condizioni per la formazione degli studenti. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno.

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