Per il pubblico ministero, la pozzallese Alessandra Fumia, 20 anni, è in grado di intendere e di volere considerato che era stato ipotizzato uno stato di depressione in carcere. Questo perchè c’era stata richiesta di perizia per la giovane detenuta, accusata di spaccio di sostanze stupefacenti. Era stata fermata il 12 ottobre del 2010 dai carabinieri in Piazza Matteotti a Modica insieme al tunisino Billel Jallabi, anche lui allo stato detenuto. La giovane, che è difesa dall’avvocato Raffaele Pediliggieri, come ha spiegato Sebastiano Furnò, sottufficiale dei carabinieri che si occupò della vicenda, subito dopo essere stata fermata, fu accompagnata presso la sede della Compagnia dei Militari e sottoposta a perquisizione personale con l’ausilio di una vigilessa. All’interno del reggiseno fu rinvenuto un biglietto dov’erano riportati numeri e sigle, che per gli inquirenti rappresentavano contatti e soldi frutto dalla cessione di sostanza vietata. Il 19 novembre successivo, l’interessata fu arrestata sempre dai carabinieri insieme con un’amica palermitana. In questa occasione, per sfuggire all’arresto, le due avevano cercato di nascondere la droga nel reggiseno mentre una parte l’avevano, addirittura, gettata sul tappetino posteriore dell’auto dei militari dell’Arma. Ci fu il processo per direttissima e la condannata a un anno e quattro mesi di reclusione e ottomila euro di multa, con l’abbreviato, mentre l’amica fu condannata ad un anno. In conclusione di udienza, l’avvocato Pediliggieri ha chiesto la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, si è riservato fissando la prossima udienza al 21 novembre.
Pozzallo, resta in carcere giovane arrestata per spaccio di droga
- Ottobre 4, 2011
- 9:12 am
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