Sfrattato con la famiglia. Modica, si rivolge al giudice civile

Istanza di reimmissione in possesso dell’appartamento dal quale erano stati sfrattati qualche settimana fa. Percorre la strada del giudice civile, E.C., 41 anni, sfrattato con l’intero nucleo familiare dal proprietario dell’appartamento di Via Sacro Cuore dove risiedeva da alcuni anni. Il magistrato, al quale si è rivolto l’avvocato Giovanni Iemmolo, dovrà decidete in via preliminare se restituire “la residenza” agli otto componenti la famiglia, tra cui due minori, costretti con la minaccia ad abbandonare la casa, i mobili e gli abiti, e a dormire per alcune notti in auto. La vicenda, insomma, sta assumendo toni forti. “Noi – dice l’avvocato Iemmolo – riteniamo illegittimo l’atteggiamento del proprietario dell’immobile poiché lo sfratto doveva avvenire secondo i termini di legge mentre, invece, i miei assistiti sono dovuti andare via nell’immediatezza dall’appartamento e addirittura, in un caso, il figlio del proprietario era entrato deliberatamente all’interno con le chiavi che avevano in possesso mentre non c’era nessuno in casa”. Il nucleo familiare, allo stato, vive in un immobile di Via Portosalvo messo a disposizione dall’ex assessore comunale, Elio Scifo. L’imprenditore immobiliare, Stefano Aprile, che li aveva ospitati in un albergo, ha messo nella disponibilità un suo appartamento a Frigintini. “In questo caso – spiega l’avvocato Iemmolo – l’immobile è piccolo e non è in grado di ospitare le otto persone che compongono la famiglia del mio assistito”.

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