Bancarotta fraudolenta. La Procura di Modica chiede rinvio a giudizio per imprenditrice bresciana

In seguito ad indagini dirette dal sostituto Alessia La Placa e coordinate dal Procuratore capo Francesco Puleio, è stata avanzata richiesta al Giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio per Giovanna Zaniboni,  58 anni, di Malonno, in provincia di Brescia. La donna è accusata di bancarotta fraudolenta perche, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso poste in essere in tempi diversi, in qualità di socia illimitatamente responsabile ed amministratore di fatto della società “Omar Officina Meccanica Armanni di Armanni Giovanni & C. s.n.c.”, dichiarata fallita a titolo personale unitamente alla predetta società, con sentenza di fallimento n. 4/09 emessa dal Tribunale di Modica il 20 aprile 2009, avrebbe distratto in parte i beni della società mediante il prelevamento dal patrimonio sociale della somma di 136.297,54 euro, corrisposta in favore del defunto socio Giovanni Armanni a titolo di prelevamento di utili, nonostante la società, fallita al 31 dicembre 2008 era in perdita e non aveva realizzato utili. La donna avrebbe pure corrisposto a titolo formale di finanziamento la somma di 184.298,77 euro in favore della societa “Plastisac sr.l.” – la cui compagine societaria era la medesima di quella della società fallita – nonostante che l’operazione nominale di finanziamento fosse impossibile a causa della assenza di fondi nella società fallita.

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