Il “linciaggio” mediatico denunciato dai medici del Maggiore di Modica. La solidarietà e la preoccupazione dell’on. Ragusa

L’on. Orazio Ragusa esprime solidarietà ai medici del Maggiore di Modica che hanno denunciato una campagna mediatica contro lo stesso ospedale. I medici, gli infermieri e, più in generale, gli operatori della sanità iblea sono di altissimo livello e nulla hanno ad invidiare a colleghi che operano in altre regioni. Così esordisce l’on. Orazio Ragusa che è molto preoccupato per il clima di diffidenza che si sta creando attorno agli operatori della sanità iblea.

Se responsabilità ci sono, queste devono essere ricercate in chi opera tagli indiscriminati e costringe molti professionisti della sanità iblea a effettuare turni massacranti.

E’ bene però precisare – sottolinea Orazio Ragusa – che nonostante i tagli e le condizioni di lavoro non certo agevoli, con grandissimo senso di responsabilità gli operatori sanitari iblei riescono a fornire un servizio di alta qualità, certamente superiore a quello offerto in diverse altre province siciliane.

Sono impegnato, da tempo, – aggiunge Orazio Ragusa – nel denunciare la scarsa attenzione, anche da parte del Governo regionale, verso la sanità iblea.

Sono passate poche settimane da quando ho attaccato l’assessore regionale alla sanità Massimo Russo chiedendo di spiegare i motivi per cui la sanità iblea, definita da molti virtuosa, debba sopportare pesantissimi tagli, mentre continuano sprechi nella sanità che opera nel versante occidentale della Sicilia.

Ho chiesto all.assessore di spiegare perché si continua a depotenziare gli ospedali di Scicli e Comiso, costringendo gli altri ospedali iblei a far fronte a bisogni sempre crescenti, causati proprio dal depotenziamento dei piccoli ospedali.

Non ho ricevuto ad oggi risposte convincenti e, proprio per questo motivo, ho assunto in aula, in occasione della censura all’assessore, le decisioni che tutti conoscono.

Ho chiesto e continuerò a chiedere all’assessore Russo:

1) La sostituzione degli infermieri pensionati;

2) Un incremento del personale medico e infermieristico;

3) L’assunzione di 20 ausiliari tra Scicli e Modica;

4) La copertura dei posti di pneumologia nei distretti di Modica e Vittoria;

5) La revisione della dotazione organica, relativamente all’area medica, a Modica (per garantire la Guardia interdivisionale).

6) Il mantenimento e potenziamento degli ospedali di Scicli e Comiso;

7) Un cardiologo a tempo pieno a Scicli;

8) Il funzionamento del laboratorio analisi e della radiologia, a Scicli e Comiso per 12 ore, con adeguamento organici e mantenimento del primariato fino a ricollocazione;

9) L’attivazione della lungodegenza a Scicli con almeno 3 medici e 10 infermieri;

10) L’attivazione della riabilitazione (3 medici, 10 infermieri, 8 oss, 6 fisioterapisti);

11) L’accelerazione dell’intesa con l’Oasi di Troina;

12) La scorporazione dal bilancio aziendale di 4,5 milioni di euro per i precari e relativo carico sul bilancio della Regione.

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