Liceo Scientifico Modica. I genitori degli studenti fissano dei paletti

Nei locali dell’Auditorium del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Modica, si è riunito in maniera spontanea un folto gruppo di genitori degli alunni frequentanti l’istituto, per discutere dell’attuale situazione di disagio in cui versa la scuola in tutte le sue componenti. Al termine dell’incontro si è convenuto su alcune determinazioni:
Il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Modica è un’istituzione scolastica il cui valore e il cui prestigio sono riconosciuti a livello locale e nazionale. I genitori riuniti in assemblea esprimono pubblicamente la loro preoccupazione e il loro allarme per l’odierna condizione di disorganizzazione, di frammentazione e di continua fibrillazione in cui viene a trovarsi un’istituzione scolastica di così alto livello, in cui essi hanno riposto finora un’assoluta (e corrisposta) fiducia. Per tale motivo, l’assemblea ritiene unanimemente di dover intraprendere tutte le iniziative possibili al fine di contribuire all’auspicabile ritorno alla serenità e all’equilibrio consueti, sicuri di interpretare così le intenzioni condivise di tutte le realtà operanti nell’istituto: dal Dirigente ai Docenti, dagli Alunni e dalle loro Famiglie al Personale ATA.
Ritengono altresì il compimento di tali azioni come un loro diritto di genitori e un loro dovere di cittadini, desiderosi di mantenere vivo il valore della scuola pubblica e delle sue espressioni di eccellenza.

In questo contesto, secondo un indirizzo emerso da più parti e in particolare dal Dirigente Scolastico Prof. Sergio Carruba, i genitori riuniti decidono di ricorrere al TAR Sicilia, sez. di Catania, contro il provvedimento di accorpamento di due classi dell’istituto, in quanto contrario ai criteri di sicurezza stabiliti dalla legge e certificati dagli organismi competenti. Sottolineano inoltre la coralità della loro azione, tesa a salvaguardare la scuola nel suo complesso, senza alcuna inconcepibile distinzione fra gli alunni dell’indirizzo ordinario e gli alunni dell’indirizzo sperimentale. Al di là di ogni appartenenza politica, ribadiscono infine la loro contrarietà ad una riforma scolastica delle scuole secondarie superiori italiane – la cosiddetta Riforma Gelmini – tale da produrre effetti tanto deleteri sulla vita delle comunità scolastiche e sull’istruzione presente e futura dei loro figli.

Interpretando un diffuso disagio dei loro figli per il rimescolamento di molti consigli di classe, ben al di là delle necessità contingenti relative all’accorpamento, chiedono al Dirigente Scolastico: I) di posizionare nuovamente i docenti nei loro corsi prestabiliti, operando solo i cambiamenti strettamente necessari; II) a fronte di un riscontro positivo del TAR di Catania e alla conseguente concessione della sospensiva del provvedimento di accorpamento, chiedono con forza che l’equilibrio della scuola, e in primo luogo quello della componente docenti, venga immediatamente riportato allo status quo ante, venendo meno ogni motivo di ridefinizione dei consigli precedentemente costituiti.

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