Le polemiche sulla riduzione della presenza universitaria a Ragusa. Intervento di Mauro, ex presidente del Consorzio Universitario

Sulle polemiche che in questi giorni hanno tenuto banco riguardo alla presenza universitaria a Modica, riceviamo delle dichiarazioni dell’ex presidente del Consorzio Universitario Ibleo, Giovanni Mauro.
“Ritengo che sia giusto – dice Mauro – nei confronti degli studenti e delle loro famiglie, offrire un contributo di verità al dibattito di questi giorni sull’Università a Ragusa, non solo perché chi è intervenuto dopo l’on. Incardona ha dimostrato di essere smemorato, ma anche perché alcune critiche da parte di costoro potevano essere evitate.
Il principio che voglio ribadire è che bisognava riuscire nell’intento di consentire agli studenti di poter completare il percorso che hanno iniziato a Ragusa, offrendo loro serenità e certezze. Secondo questa idea, l’intervento dell’on. Incardona è stato opportuno, pertinente e tempestivo anche perché metteva in campo una proposta che va valutata con serietà.
Sicuramente nessuno poteva immaginare che si sarebbe arrivati alla cessazione di alcuni corsi di laurea, senza garantire ciò che è stato concesso in passato, come è accaduto per Scienze dell’Amministrazione a Modica e Informatica a Comiso, dove il percorso degli studenti è stato portato a compimento. E dire che la città della Contea, nei confronti dell’Ateneo catanese, aveva oltre cinque milioni di euro di debiti non sanati e non sanabili; a Comiso, si ricorderà, l’Ateneo procedette con i decreti ingiuntivi e, tuttavia, i corsi arrivarono a naturale conclusione.
In questa polemica c’è, addirittura, chi invoca le difficoltà caratteriali del Rettore Recca come alibi di impraticabilità di confronto. Certo non abbiamo conosciuto oggi il carattere del Rettore! L’abbiamo affrontato con autorevolezza, senza piegare la schiena, arrivando alla mobilitazione e portando a compimento i programmi. Autorevolezza che, anche oggi, ci avrebbe consentito di tutelare le aspettative dei nostri ragazzi e delle loro famiglie.
Di Raimondo ha già dimenticato il supporto che il sottoscritto, fino allo scorso luglio, ha fornito a lui ed al Consorzio? Certamente non è stato un impegno per soddisfazione personale, ma in rappresentanza del partito Forza del Sud e sempre di concerto con l’on. Carmelo Incardona. Non si può accusare, dunque, il nostro deputato regionale di disinteresse nei confronti dell’Ente, perché ha lavorato insieme a me a questi temi per il bene della comunità e non, come ha fatto qualcun altro in passato, per procurarsi qualche posto di sottogoverno. Quindi, polemica politica “si”, ma bugie “no”.
In merito a quanto detto dall’on. Minardo, invece, è da sottolineare che Forza del Sud ha un proprio progetto politico che, partendo dal territorio e pur guardando con interesse al centrodestra, non ha schemi precostituiti ed ha come principio fondamentale quello di garantire e difendere i diritti del territorio e dei cittadini. Ricordo all’on. Minardo, inoltre, che l’amicizia o le alleanze vanno sempre rispettate e non evocate solo quando fa comodo. Concludendo, avremmo preferito che Minardo e Di Raimondo si fossero soffermati a riflettere sulla proposta di Forza del Sud, cioè quella di programmare un rimborso o un contributo spese per gli studenti che saranno costretti ad andare a Catania, o che ne avessero presentata un’altra. Questo non è avvenuto e la politica e suoi vincoli di coalizione non possono nutrirsi delle carni dei bisogni della gente. Rispetto a questo non resteremo mai in silenzio”.

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