Un consiglio comunale ” incandescente” ed “esplosivo” quello svoltosi venerdì scorso a Monterosso Almo.

Un consiglio comunale ” incandescente” ed ” esplosivo” quello svoltosi venerdì scorso presso i locali del Centro Giovanile di Monterosso Almo. Prima che venissero discussi i punti all’ordine del giorno il capogruppo dei consiglieri di maggioranza Giuseppe Roccuzzo, del PD, ha reso edotto tutta l’assemblea consiliare, presente al completo, di una comunicazione indirizzata sia al Sindaco Salvatore Sardo che per conoscenza al Prefetto di Ragusa ed all’Assessorato Regionale della Funzione Pubblica, Vigiliamza e Controllo degli Enti Locali – Ufficio Ispettivo – a Palermo , dal titolo ” Censura, dissenso e conseguente richiesta al Sindaco di assumere atteggiamenti informati al rispetto ed al dialogo nei confronti del Consiglio comunale e degli altri componenti dell’Amminsitrazione Comunale “. Nel comunicato si legge che il Sindaco Sardo, facendo seguito ad una lettera inviata al Presidente del Consiglio Salvatore Pagano nella quale si ingiungeva al Consiglio comunale di non approvare atti dei quali non ha, a suo errato giudizio, competenza citando espressamente la contrattazione di mutui e l’adozione e l’emedamento di Regolamenti comunali , inviava una relazione al Prefetto di Ragusa ed all’Assessorato Regionale della Funzione Pubblica di Palermo nella quale sostanzialmente denunciava che ” chi avendo in questo momento la maggioranza in Consiglio comunale ha adottato atti quali l’assunzione di due mutui per circa 250mila euro e la modifica del Regolamento Ici” che a suo giudizio , palesemente infondato, esporrebbero il Comune al pericolo di dissesto. Nel corso della discussione a parere sia del Presidente del Consiglio che dei consiglieri ciò non risulta per nulla a verità. Infatti nel lungo comunicato si legge che il Comune di Monterosso Almo non è un Ente in dissesto nè corre il pericolo di diventarlo come del resto risulta dai documenti finanziari approvati ( Bilancio di previsone 2011, Rendiconto e Relazione del revisore dei conti 2011); in base al T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali il Consiglio comunale ha la competenza di contrarre mutui ed approvare ed emendare Regolamenti. Il Consiglio di fatto ha approvato gli atti amministrativi, oggetto della denuncia del Sindaco, previa disposizione di servizio degli uffici competenti ed il rilascio dei relativi pareri di legittimità. In relazione a questi fatti il Consiglio comunale dissente fortemente da tali attegiamenti intimidatori operati dal Sindaco Sardo e lo invita per il futuro al rispetto delle procedure amministrative, degli organi comunali e delle persone. Nonostante questi comportamenti sconvenienti del Sindaco nei confronti della maggioranza consiliare il Consiglio fa rilevare che questa maggioranza non ha mai mancato di sostenere il programma amministrativo con lui condiviso che ha ricevuto il consenso della maggioranza degli elettori alla quale il Consiglio risponde prima che al Sindaco. In conclusione il Consiglio rivolge un appello al Sindaco chiedendogli di essere responsabile e di fornigli la collaborazione necessaria per completare il programma amministrativo che ha ricevuto il consenso degli elettori. Inoltre il Consiglio comunale è venuto a conoscenza che il Sindaco Sardo ha revocato, in queste ore, in modo immotivato al vice-sindaco Gaetano Dibenedetto la delega a rappresentarlo all’Unione dei Comuni ” Ibleide” . E su questo chiede la immediata revoca del provvedimento ed il ripristino della stessa. La minoranza consiliare con l’intervento del capogruppo Paolo Buscema ha affermato che quanto accaduto era già stato detto e preannunciato il 4 febbraio scorso con un documento molto circostanziato. Questa presa di posizione dei consiglieri di maggioranza e del vice sindaco Gaetano Dibenedetto rapprentano per la minoranza quindi una ” mozione di sfiducia ” nei confronti del Sindaco e di questo se ne devrà tenere conto nei prossimi giorni. Il vice sindaco Gaetano Dibenedetto su questi gravi fatti ha affermato ” ringrazio il Consiglio comunale per la solidarietà che mi ha espresso in relazione alla revoca del mandato dell’Unione dei comuni Ibleide effettuata da parte del sindaco. La censura stabilisce una grave frattura tra il Sindaco e la maggioranza che lo sostiene. Il mio impegno nel condividere i toni ed i contenuti della stessa si trasferiscono e si confermano nella volontà di voler continuare a lavorare con il Consiglio e nel rispetto più profondo che esso rappresenta sul piano istituzionale ed amministrativo. E’ ovvio che un conflitto del genere crea un pesante rallentamento dell’attività amministrativa”. Per la cronaca tutti i punti all’ordine del giorno sono stati approvati alcuni con il solo voto della maggioranza altri all’unanimità.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa