Modica. “Gianni il rumeno” resta in carcere. Il Gip ha convalidato l’arresto

Niente scarcerazione per “Gianni il rumeno”, il trentunenne arrestato giovedì scorso per il tentato stupro della dipendente di un pub di Corso Umberto. Constantin Serban non ha ottenuto alcun beneficio visto che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, ieri mattina ha sciolto la riserva sulle richieste avanzate sabato mattina, subito dopo l’interrogatorio di garanzia, dall’avvocato Giovanni Favaccio. Il magistrato ha, infatti, convalidato l’arresto e rigettato la richiesta per la revoca dalla misura cautelare in carcere. Favaccio ha già annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame di Catania ritenendo che non c’era la flagranza per potere procedere all’arresto. Serban, conosciuto a Modica con lo pseudonimo di “Gianni il rumeno”, frequentava abitualmente il locale soprattutto la sera, dopo il lavoro. Mercoledì notte, dopo essere rimasto da solo nell’esercizio dove c’era la dipendente, una donna di 26 anni, in stato di ebbrezza, aveva fatto delle avance a quest’ultima che, però si era rifiutata. Al reiterato diniego avrebbe cominciato a picchiarla provocandole traumi, contusioni e una micro frattura, anche se la vittima era riuscita a uscire dal bar e a chiedere aiuto alla proprietaria del locale. La polizia, intervenuta dopo pochi minuti, aveva trovato il rumeno ancora nell’esercizio, nudo e con solo le mutante e gli scarponi da lavoro addosso. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il trentunenne ha detto di non ricordare assolutamente nulla della violenza perchè già era arrivato nel pub in stato di totale ubriachezza.

nella foto il carcere di Modica

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