“Tentato omicidio”. Scicli, il fatto non sussiste per un ottantenne

Assolto perchè il fatto non sussiste. Si è concluso con questa sentenza del Collegio Penale del Tribunale di Modica((Levanti, De Bernardin, Manenti)il processo contro lo sciclitano Antonino Donzella, 80 anni, accusato di tentato omicidio. Secondo l’accusa il 17 giugno 2005, l’anziano, difeso dall’avvocato Alessandra Modica Bittoldo, avrebbe esploso due colpi del suo fucile, regolarmente detenuto, contro Maria Altea Nifosì, che si era costituita in giudizio attraverso l’avvocato Rinaldo Occhipinti. I fatti si sarebbero verificati in Contrada Fiumara-Crocifisso, a Scicli. Quel giorno la presunta vittima era andata nella sua campagna e mentre scaricava dall’auto la spesa, aveva udito le grida della vicina che dicevano “assassini, assassini”, rivolta a due cagnolini. Improvvisamente sarebbe uscito di casa l’imputato “in mutande e bandana” che, impugnando il fucile, avrebbe esploso i colpi contro la Nifosì. “Sono fuggita – aveva denunciato la parte civile – e nella foga sono caduta, mentre Donzella gridava “se non te ne vai ti sparo al c….”. Più tardi, rientrato il marito, Antonino Lucenti, la vittima aveva raccontato l’accaduto. Il fucile qualche giorno dopo era stato consegnato ai carabinieri dal figlio dell’anziano. La denuncia fu presentata dopo 15 giorni. Il dibattimento non ha dato certezze circa le accuse tant’è che l’uomo è stato assolto con formula piena dal reato più grave, mentre per le minacce è sopraggiunto il non luogo a procedere perchè nel frattempo l’anziano è deceduto. L’avvocato Modica Bittoldo non si è accontentata di una sentenza determinata dalla morta ma ha chiesto e ottenuto che ci fosse una decisione più rilevante.

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