Chioschi per vendita fiori al cimitero di Ragusa Centro, il consigliere Distefano: “Decise linee operative di intervento”

Ultimare in tempi brevi la sistemazione e il completamento dei nuovi chioschi per la vendita dei fiori che insistono sullo spiazzale antistante il cimitero di Ragusa centro. Questo l’oggetto della conferenza dei servizi tenutasi al Comune, indetta dal capo di gabinetto Giuseppe Salerno, a cui hanno partecipato il consigliere comunale delegato alle problematiche cimiteriali, Emanuele Distefano, il consigliere comunale Michele Tasca, delegato alla Polizia municipale, il comandante dei vigili urbani, Rosario Spata, il funzionario dell’ufficio Tributi, Angela Criscione, il dirigente del settore Sviluppo economico, Santi Distefano. Tre le questioni emerse e per le quali è stata individuata una linea operativa. Intanto, si è preso atto di come due dei chioschi realizzati, sebbene già completati, non siano ancora stati utilizzati dai concessionari che preferiscono operare nelle vecchie strutture. A questi ultimi è stato intimato di dismettere le strutture in questione e di trasferirsi, nel giro di pochi giorni, nei chioschi di nuova realizzazione. Entro lunedì 17 ottobre, inoltre, dovrà essere rimosso ciò che rimane di due vecchi ruderi, ex chioschi, che alcuni proprietari utilizzano come deposito di materiale. Ciò al fine di rimuovere quelle che possono essere considerate vere e proprie presenze abusive. Se ciò non dovesse accadere è prevista l’irrogazione delle relative sanzioni. Inoltre, è stato deciso di sollecitare i concessionari di altri due chioschi ancora non completi ad ultimare i lavori nel giro di sessanta giorni. In questo caso, la mancata ottemperanza alla suddetta disposizione comporterà la decadenza della concessione e la conseguente attribuzione ad altri aventi diritto. “Sin dall’inizio – chiarisce il consigliere Distefano – mi occupo di seguire questa vicenda per la quale l’Amministrazione comunale, volendo fornire piena disponibilità ai concessionari, ha sempre utilizzato il metro di una certa flessibilità. Ora, però, è arrivato il momento di dire basta e di arrivare in tempi rapidi al dunque”.

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