Decreto di citazione a giudizio per un automobilista fuggito all’alt della “stradale” a Pozzallo

In seguito a indagini dirette dal sostituto Gaetano Scollo e coordinate dal Procuratore capo Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha emesso il decreto di citazione a giudizio di Marco Iachinoto, 20 anni, , accusato di minaccia aggravata a pubblico ufficiale e di guida in stato di ebbrezza. Il giovane, circolando sul Viale Europa a Pozzallo alla guida dell’autovettura Mini Cooper, non ottemperava all’alt impartito dagli Agenti della Polizia Stradale di Ragusa, in servizio di posto di controllo, dandosi a precipitosa fuga percorrendo il Lungomare Pietre Nere e numerose altre vie del centro abitato di Pozzallo. Dopo l’inseguimento posto in essere dagli agenti, presentandosi in evidente alterazione psicofisica, con difficoltà di espressione verbale ed emanando forte alito vinoso, veniva invitato a sottoporsi a test alcolemico mediante l’apparecchiatura in dotazione agli agenti operanti, ma, pur portando il boccaglio alla bocca, ometteva di soffiare, rendendo cosi impossibile il controllo, ripetuto per ben quattro volte; inoltre, alla richiesta degli operatori della Polizia Stradale, si rifiutava di farsi accompagnare presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica per il prelievo dei liquidi biologici per i relativi esami al fine di procedere agli accertamenti sul tasso alcolemico e sullo stato di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. I fatti risalgono al 5 giugno scorso. Nello stesso episodio, lo Iachinoto, dopo essersi dato pericolosamente alla fuga ed essere stato bloccato dagli agenti, minacciava di un ingiusto grave danno C.M. e B.A., in forza alla Sezione di Polizia Stradale di Ragusa ed in servizio di posto di blocco sul Viale Europa di Pozzallo, i quali lo stavano per accompagnare presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica – per il prelievo dei liquidi biologici per i relativi esami sul tasso alcolemico e sullo stato di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope profferendo alla presenza e all’indirizzo dei predetti le testuali espressioni “con un litro di benzina si possono fare tante cose, non ho niente da perdere”, ciò al fine di opporsi ai suddetti Pubblici Ufficiali nello svolgimento delle loro funzioni.

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