“No alla vendità di impianti sportivi e verde pubblico”. Modica, il Comitato Via Loreto avvia raccolta firme

Appello del Comitato di Via Loreto a tutte le persone di buon senso per bloccare la vendita del verde pubblico e degli impianti sportivi di proprietà comunale per far posto al cemento “che ha già compromesso non solo il verde pubblico in città ma ha fortemente pregiudicato la viabilità i parcheggi le piazze e tanto altro ancora”. Occhi aperti del Comitato sulla questione della vendita di beni immobili del Comune di Modica, la cui asta lo scorso sei settembre era andata deserta. “Il Consiglio Comunale – spiega Salvatore Rando – ha preso atto e riproposto la vendita il 19 settembre successivo deliberando “Aggiornamento del Piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio del Comune di Modica ex art. 58 L. 133/2008; approvazione dell’elenco degli immobili”. La delibera è stata votata con voto favorevole dai consiglieri comunali del Pd e del MpA, vale a dire Cavallino, Scarso, Covato, Avola, Poidomani, Carmelo e Nino Cerruto, Aurnia, Occhipinti, Zaccaria, Maltese, Roccasalva e Falco. Hanno votato contro D’Urso, Carpenzano Nigro, Puccia, Cannata, Migliore, D’Antona e Colombo. Assenti tutti gli altri”. Nell’elenco dei beni alienabili sono stati reinseriti tra gli altri figurano: Palestra Baden-Powell ( proposta di acquisto da parte della Provincia Regionale di Ragusa), Il campo sportivo “Vincenzo Barone”(cambio di destinazione urbanistica da zona S3 ed F3 a zona B – edificabile), Campo tennis di Marina di Modica (cambio di destinazione urbanistica da zona C6 a zona B -edificabile, Villa di via Silla ( cambio di destinazione urbanistica a zona B – edificabile, Area dell’ex Foro Boario cambio di destinazione per prevedere la realizzazione di spazi attrezzati per l’installazione di strutture fieristiche, con l’obbligo di mantenere gli attuali impianti sportivi e di servizio. Il Comitato ha deciso di farsi carico di una una raccolta di firme affinché l’amministrazione comunale ed il consiglio comunale rivedano la deliberà adottata. “Da aggiungere – incalza Rando – che dopo le denunce fatte in merito al restringimento dell’alveo di “Pozzo dei Pruni” di via Fontana a tutt’oggi nulla è cambiato e cosa assai grave che neanche la Protezione Civile è intervenuta.

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