Vittoria: Gurrieri critico nei confronti di Giovane Italia sulla Consulta degli stranieri

In relazione alla presa di posizione del movimento politico Giovane Italia nei confronti dell’istituzione a Vittoria della Consulta elettiva dei cittadini stranieri, l’assessore alla Sicurezza, alla Trasparenza ed alla Polizia municipale Piero Gurrieri ha dichiarato di “avere appreso con una certa sorpresa delle affermazioni dei rappresentanti di Giovane Italia a proposito della prossima istituzione, nel nostro Comune, della Consulta elettiva dei cittadini stranieri”. “Naturalmente – ha continuato Gurrieri – rispetto tutte le opinioni, ma non posso fare a meno di constatare, intanto, che l’atto fondamentale con il quale si è stabilito di istituire la Consulta, cioè il regolamento di Partecipazione, è stato adottato in modo unanime da tutti i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale, compresi quelli di centro-destra, circostanza che dimostra quanto sia strumentale e, comunque, infondato ricondurre quest’importante passaggio culturale e istituzionale all’interno della classica dicotomia tra sinistra e destra. Da uomo che si ispira ai principi etici e solidaristici della sinistra, infatti, mi pare estremamente corretto riconoscere come il tema della partecipazione politica ed elettorale degli stranieri al governo delle comunità locali sia stato ritenuto centrale e determinante non solo dalle amministrazioni progressiste, ma anche da quelle culturalmente riconducibili alla destra liberale, con la sola eccezione dei movimenti apertamente xenofobi come la Lega italiana. Circostanza dimostrata dalla recente raccomandazione emessa dal Consiglio Europeo, articolata in dieci punti, uno dei quali è costituito proprio dalla necessità di sperimentare percorsi di partecipazione garantendo agli immigrati in regola con la legislazione in materia di soggiorno legale (perché soltanto questi potranno essere ammessi all’elettorato attivo e passivo) una almeno parziale rappresentanza. D’altra parte, dato che proprio la presenza della Lega nella coalizione che sostiene l’attuale Governo del Paese ha impedito di riconoscere il diritto di voto alle elezioni amministrative ai cittadini stranieri, noi, come Comune democratico, sentiamo almeno l’obbligo morale di potenziare gli strumenti a disposizione per stimolare ed accrescere il coinvolgimento dei cittadini immigrati alla vita pubblica. Desidero dire chiaramente a chi protesta per l’istituzione di questa Consulta che chi vive, lavora e studia nel nostro paese, sostenendo l’economia locale che probabilmente crollerebbe in mancanza di queste risorse umane, ha pieno diritto a partecipare attivamente alle decisioni della nostra comunità della quale è organicamente parte. Lo strumento naturale sarebbe il diritto di voto, ma considerato che in questo momento ciò non appare possibile, risulta necessario dare impulso a questa sperimentazione, senza farci condizionare dall’odioso assioma che lega automaticamente la questione della presenza degli stranieri a quella dell’ordine pubblico, che noi rifiutiamo, pur rimanendo sensibili al tema della sicurezza e, dunque alle giuste azioni di prevenzione e di repressione nei confronti di tutti i cittadini italiani e stranieri che mettono a rischio l’incolumità e i beni di altri cittadini. Quanto infine ai costi, saranno irrisori, in quanto tutti gli adempimenti elettorali saranno garantiti dal concorso dell’associazionismo presente nella nostra città che chiameremo a darci una mano in questo senso. In ogni caso, i minimi costi dell’operazione saranno ampiamente compensati dai benefici, in quanto la Consulta consentirà al nostro Comune l’attivazione di importanti servizi nei confronti della popolazione straniera, in particolare di orientamento e tutela, scegliendo quale modus operandi l’impegno su base volontaria degli stessi stranieri”.

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