L’on. Ammatuna sull’approvazione del Distretto turistico degli Iblei: “c’è stata una grande fretta per salire sul carro del vincitore”.

“Intendo esprimere la mia soddisfazione per l’approvazione del distretto turistico degli Iblei, per il quale mi sono impegnato sin dall’inizio in stretta collaborazione con la Provincia Regionale di Ragusa. La mia attenzione alla vicenda risale a tempi non sospetti, quando in IV Commissione legislativa all’Assemblea Regionale Siciliana, della quale sono vicepresidente, è stato espresso parere favorevole sui criteri di riconoscimento dei Distretti Turistici previsti dall’art. 7 della legge regionale 15 settembre 2005 n. 10. Criteri che si attagliano, non casualmente, in maniera perfetta alla realtà turistica della provincia di Ragusa. Tant’è che per il riconoscimento di un Distretto Turistico sono previsti i seguenti requisiti minimi: una consistenza demografica di almeno 200.000 abitanti; una capacità ricettiva pari ad almeno 7.500 posti letto complessivi; la presenza di almeno un esercizio commerciale ogni 350 abitanti; la presenza di infrastrutture culturali materiali ed immateriali; una aggregazione territoriale di almeno 12 comuni”. E’ una parte dell’intervento dell’onorevole Roberto Ammatuna sulla question del Distretto Turistico degli Iblei. “Condivido, quindi – aggiunge – le esternazioni del vicepresidente della Provincia Regionale di Ragusa a proposito della sequela di dichiarazioni rilasciate da chi è stato pronto soltanto a salire sul carro del vincitore. Il risultato ottenuto è figlio della concertazione che, in questi mesi, è stata costantemente mantenuta con il vicepresidente Carpentieri, al quale va il riconoscimento per il lavoro svolto. Non drammatizzerei, infine, sull’inclusione del distretto turistico degli Iblei fra quelli sottoposti a forme e misure di assistenza e accompagnamento, perché si tratta soltanto di approntare entro 45 giorni l’integrazione richiesta. Non c’è una distinzione fra Distretti di serie A e altri di serie B, perché tutti potranno fruire dei finanziamenti previsti dai bandi europei per il comparto turistico”.

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