Modica 27 ottobre, una via intitolata a don Pino Puglisi Forte valenza simbolica, forte richiamo alla concretezza

Modica ribattezza una delle vie del centro storico intitolandola a don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia a causa del suo costante impegno evangelico e sociale, nella zona est di Palermo, il giorno del suo 56° compleanno, il 15 settembre del 1993. La cerimonia di reintitolazione di strada Pozzo Barone, la stradina che conduce alla casa di accoglienza di via Carlo Papa già intitolata al sacerdote palermitano, e che quest’anno celebra il 21° anniversario d’apertura, è in programma per giovedì 27 ottobre. A benedire ed inaugurare la via, il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, che prima presiederà la celebrazione eucaristica delle 19,00 nel salone della Casa d’accolgienza, in Via Carlo Papa, al civico 14. L’intitolazione a don Pino Puglisi – afferma Maurilio Assenza, volontario responsabile della casa Don Puglisi – assume una valenza simbolica dal forte richiamo alla concretezza e alla coerenza sull’esempio consegnatoci da un prete, un educatore, che operava nel silenzio ma con una tale concretezza e coerenza che dette fastidio alla mafia. Un richiamo alla concretezza e alla coerenza che richiede testimonianza nell’impegno quotidiano delle famiglie, delle scuole, delle parrocchie. Disponibilità al volontariato, impiego di risorse economiche, e non un semplice limitarsi a forme di assistenza, questo l’appello lanciato da Assenza, per promuovere le persone e ridare dignità e coraggio. Nel nome di Don Puglisi, dopo la Casa d’accoglienza per mamme e bambini, si è avviato da poco più di un anno il cantiere educativo “Crisci
ranni” nell’area attrezzata Padre Basile alla Fontana a Modica che ingloba le attività di doposcuola, quelle sportive, i laboratori espressivi e teatrali e
soprattutto divulga il senso della città come comunità inclusiva che intende estendere gli spazi agli anziani, alle famiglie, oltre
che ai bambini e ai giovani, volgendo così particolare attenzione al dialogo tra le generazioni. La “via don Puglisi” – prosegue Assenza – rimanda allora a passi già presenti e a valori come l’accoglienza, l’educazione, la ricerca del bene comune e l’economia sociale. L’Associazione di volontariato per questo, – conclude Assenza – invita tutti a partecipare, a dire con la propria presenza come, tra
tante parole vuote e spesso strumentali, vogliamo invece impegnarci ad
aprire strade, a partire dal Vangelo, letto ogni sera nella
Casa ai vespri che si recitano alle 20 e che sono aperti anche a chi
volesse partecipare, nella cappella che da qualche settimana ospita la bella icona
della Madonna proveniente dalle Clarisse dell’Aquila, terra ancora
ferita e sofferente ma ricca di coraggio e di amore.

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