La Procura della Repubblica di Modica chiede il rinvio a giudizio per imprenditrice: bancarotta fraudolenta

Richiesta di rinvio a giudizio per una donna, originaria di Ragusa, accusata di bancarotta fraudolenta. L’ha chiesta la Procura della Repubblica nei confronti di C.C., 42 anni, al Gup del Tribunale di Modica. L’indagata, amministratrice unica di una società a responsabilità limitata, dichiarata fallita dal Tribunale di Modica con sentenza del 24 aprile del 2009, secondo il pubblico ministero, allo scopo di arrecare a sé un ingiusto profitto, avrebbe tenuto i libri e le altre scritture contabili del sodalizio in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. In particolare, la donna ometteva di tenere il libro degli inventari dall’anno di costituzione della società (2000) fino all’anno 2008. Inoltre teneva il libro giornale solo per l’anno 2007 e teneva i registri Iva vendite e corrispettivi ed Iva acquisti solo per l’anno 2007; depositava presso la Camera di Commercio di Ragusa i bilanci e le note integrative relative ai soli anni 2006, 2007, 2008. L’indagine, diretta dal sostituto, Alessia La Placa, e coordinate dal Procuratore capo Francesco Puleio, partirono proprio dal momento in cui la società fu dichiarata fallita.

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