La Cgil all’amministrazione comunale di Modica: “Ma com’è finita con gli stipendi dei dipendenti?”

Gli impegni, assunti durante l’incontro del 5 ottobre scorso al Comune coi dipendenti comunali e sindacati, non tornano. Rispetto a quegli impegni manca all’appello il pagamento dello stipendio di settembre. “ Se abbiamo compreso bene – lamenta Salvatore Terranova della Cgil – da quell’incontro era emerso in maniera chiara che era scontato il pagamento, nel volgere di qualche giorno, dei mesi di agosto e settembre e l’impegno alla sottoscrizione di un accordo sul piano dei pagamenti degli stipendi restanti da calibrare sulle risorse che l’Ente dovrà incamerare entro la fine dell’anno”.
Fino ad oggi ai dipendenti comunali di Modica è stato liquidato solo il mese di agosto. “Supponiamo – aggiunge il sindacalista – che i tempi occorrenti per quello di settembre saranno lunghi, come siamo convinti che niente ancora si profila all’orizzonte per conoscere come vuole l’Amministrazione onorare le spettanze dei prossimi mesi.
I dipendenti hanno atteso tanto e hanno anche sacrificato parte di loro stessi ma ora non possono più attendere. Le loro difficoltà quotidiane non possono più espandersi, c’è un confine oltrepassando il quale si oltrepassa la dignità delle persone.
Il Comune sta soffrendo questi ritardi per scelte che comporteranno, in questa prima fase, difficoltà e forse benefici futuri. L’impostazione delle riscossioni dei tributi secondo modalità “in house” porterà esiti positivi per le casse comunali nei prossimi anni, ma oggi sta determinando criticità di cassa che è la causa principale alla base dei ritardi dei pagamenti degli stipendi.
Questa è la verità. Ed è una verità sulla quale nessuno intende speculare. La scelta di una nuova gestione dei tributi da parte del Comune è una scelta condivisibile, ma l’Amministrazione deve far chiarezza sul fatto che la crisi odierna che interessa la cassa comunale risente di questa nuova impostazione, perché già da quest’anno e per i prossimi anni il Comune non avrà più le anticipazioni SERIT (pari al 40% dei tributi da riscuotere), che gli hanno consentito, in passato, di impostare comunque una minima programmazione dei flussi. Proprio per questo motivo, tale difficoltà di liquidità poteva essere preventivamente considerata e prevista, con la individuazione di contromisure adeguate onde scongiurare il prosciugamento della cassa per un periodo di tempo così esteso e che ha messo in ambascia i dipendenti. A voler essere fiduciosi, ci vorrà almeno un anno per avere un quadro regolare dei flussi relativi alle entrate certe a seguito dei cambiamenti intervenuti e non sarà agevole superare in brevissimo tempo una tale condizione di sofferenza economica.
Siamo convinti che vi sarà un momento, almeno tre-quattro mesi, in cui il Comune non potrà fronteggiare gli impegni connessi al pagamento degli stipendi, perché forte e pesante la sarà crisi di cassa”.
La Fp. Cgil ritiene opportuno, a questo punto, che l’Amministrazione intraprendesse la strada, alla stregua di quanto fatto nel 2009, della richiesta alla Regione di anticipazione di risorse (almeno 4 milioni di euro), per mettere un minimo di sicurezza nel programma dei pagamenti, cioè per mettere l’ente nelle condizioni di pagare gli stipendi fino al mese di dicembre.

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