Influenza: il vaccino è in farmacia, al via la campagna 2011-12. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

E’ arrivato nelle farmacie italiane il vaccino contro l’influenza per la stagione 2011-12. Parte dunque, come indicato dalla circolare del Ministero della Salute, la campagna vaccinale destinata soprattutto agli over 65 e ai malati cronici, per i quali la vaccinazione è gratuita.
Viene raccomandato anche per i bambini di età superiore ai 6 mesi, le donne al secondo o terzo mese di gravidanza, i ricoverati in strutture per lungodegenti, i familiari di soggetti ad alto rischio, gli addetti ai servizi pubblici, il personale a contatto con gli animali.
Per queste persone l’influenza può portare pericolose complicanze, ma per la maggior parte della popolazione, invece, rappresenta solo un fastidioso ma banale disturbo che costringe a una pausa di qualche giorno dalle attività quotidiane. Il periodo destinato alla campagna vaccinale è quello autunnale, cioè da metà ottobre sino a fine dicembre. La protezione indotta dal vaccino, infatti, comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi, poi tende a declinare. Come riconoscerla, come prevenirla e come curarla
L’influenza è la ‘sovrana’ dell’inverno! Il suo arrivo è annunciato da raffreddore, tosse, mal di gola e mal di testa, che possono precedere di qualche giorno la comparsa della febbre che, nei bambini, è sempre alta.
La persona malata può anche lamentarsi di dolori muscolari, stanchezza eccessiva o poca fame, così come può avere disturbi gastrointestinali quali vomito o diarrea.
Generalmente la febbre alta dura solo qualche giorno e i sintomi influenzali si risolvono nell’arco di una settimana senza necessità di una terapia specifica.
In una comune influenza è possibile prendere un antipiretico per abbassare la febbre e, soprattutto, bere molti liquidi, per evitare la disidratazione e per facilitare la sudorazione, un meccanismo naturale di controllo della malattia.
Poiché l’influenza è di natura virale, l’uso di antibiotici non è utile, salvo che il medico non accerti una concomitante infezione batterica, per esempio un’otite o una faringite.

Come prevenire l’influenza?
Innanzitutto è importante ricordare che il contagio avviene per via aerea, attraverso goccioline di saliva o di muco, quindi per quanto possibile è preferibile star lontano da luoghi affollati e non avvicinarsi troppo a persone che sono visibilmente raffreddate.
E’ bene rafforzare il sistema immunitario seguendo una dieta ricca di vitamine (la vitamina C è certamente la più nota per la sua azione preventiva, ma anche le vitamine del gruppo B, la vitamina A e quella E svolgono una importante funzione immunoprotettive), assumendo immunostimolanti naturali, come l’echinacea, e mantenendo l’organismo in forma con una regolare attività fisica.
E se l’influenza ha colpito, come curarla?
In nessun modo. L’influenza fa il suo corso e sparisce nel giro di due o tre giorni.
Mai si deve assumere un antibiotico per curare una influenza virale e se i sintomi sono davvero fastidiosi si possono alleviare con farmaci specifici: un antipiretico per abbassare la febbre (ma solo se supera i 38°), un mucolitico per curare la tosse o il raffreddore, un analgesico per l’emicrania o i dolori muscolari.
Il rimedio più efficace per curare l’influenza è il riposo.
Si può cogliere l’occasione per rallentare il ritmo, prendersi una pausa, concedersi ore di sonno extra e un libro e per coccolarsi con una tazza di latte caldo con un cucchiaino di miele sciolto (che svolge una funzione antiossidante e rafforza il sistema immunitario).

Conoscete la differenza dell’influenza e il raffreddore?

Starnuti, occhi arrossati, tosse e muco, che ostruisce le vie respiratorie o che ci costringe ad asciugarci il naso in continuazione, sono i tipici sintomi di un raffreddore.
Il raffreddore è la classica malattia infettiva invernale, dovuta a una moltitudine di virus diversi che colpiscono la mucosa del naso. Il raffreddore si trasmette attraverso le goccioline di saliva o le secrezioni respiratorie e i sintomi compaiono rapidamente e improvvisamente uno – due giorni dopo.
Generalmente, il raffreddore si avvia a risoluzione ‘da solo’ dopo qualche giorno. E’ tuttavia importante, in particolare nei bambini, mantenere il più possibile pulite le cavità nasali, mediante una corretta igiene, per evitare che l’infezione si estenda nelle vie respiratorie, generando sinusiti e faringiti, o nel sottile canale che collega l’orecchio alla gola, provocando otiti.
Per facilitare la respirazione, soprattutto durante la notte, può essere utile l’impiego di un decongestionante nasale. Al contrario, gli antibiotici non sono utili a sconfiggere il raffreddore.

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