Problemi di cassa del Comune di Modica. La Cgil scrive al sindaco

Il Comune di Modica sta attraversando uno dei suoi momenti più negativi sotto il profilo della gestione della cassa comunale, la cui carenza in termini di liquidità sta costituendo il principale elemento della diffusa sofferenza economica che investe i dipendenti comunali, i lavoratori delle società partecipate, gli operatori dell’igiene ambientale e delle cooperative sociali, ma anche le normali necessità dell’ente nel dare le richieste risposte al territorio. L’attuale, temporanea e scarsa capacità di alimentazione della cassa comunale è un fatto che non può essere imputato all’Amministrazione, ma il rischio odierno è quello che la stessa non muova i passi necessari e le scelte adeguate per limitare quanto più possibile una situazione, del cui protrarsi essa diverrebbe, in questo caso, l’unica responsabile.
“Da qui a fine anno – dice il segretario della Fp Cgil, Salvatore Terranova, in una lettera al sindaco – occorreranno almeno 13 milioni euro perché il Comune possa pagare tutte le mensilità fino a dicembre ai dipendenti comunali, tutti salari delle società “SpM” e dell’igiene ambientale, almeno sei mesi di spettanze agli operatori delle Cooperative sociali che ne vantano 15 non saldate e onorare gli altri impegni (decreti aggiuntivi e altro). La previsione delle entrate certe che saranno incamerate entro la fine dell’anno, facendo una verifica dettagliata e rigorosa, non andrà oltre i 7 milioni di euro. Se questo è il dato oggettivo, da qui a fine anno, dei flussi della liquidità di cassa gli effetti saranno disastrosi per la città e avranno refluenze che incideranno sull’ordine sociale e sulla tenuta del tessuto socio-economico della città. I comunali percepiranno lo stipendio al massimo fino al mese di ottobre, un paio di salari verranno pagati a dipendenti della SpM, qualcosa agli operatori dell’igiene ambientale e delle cooperative sociali. Si avvererebbe, questa volta, la previsione che fu scongiurata nel 2009, quando, grazie ad una anticipazione straordinaria della Regione, venne evitata una catastrofe economica alla città. Allora, l’Amministrazione, ancora novizia, poteva essere anche scagionata rispetto alla carente ed inadeguata capacità economica dell’ente di pagare il lavoro, che era conseguente ad una eredità che giungeva dal passato, ma oggi, dopo tre anni e qualche mese di vita di questa Amministrazione, difficilmente troverebbe giustificazione una vera e propria decable”.
Secondo il sindacato sarebbe messo fortemente in discussione l’operato dell’Amministrazione riguardo alla capacità e l’efficacia del suo progetto di risanamento economico dell’ente portato avanti sin qui. “Chiunque può capire – aggiunge Terranova – che, se risanamento è stato compiuto in questi tre anni, questo avrebbe dovuto determinare effetti positivi anche sulla capacità delle disponibilità delle liquidità e non il riproporsi di un contesto molto simile a quello che venne affrontato nel 2009. Se è vero, come è vero, quel che è stato giustamente pubblicizzato circa la costante, paziente e mirata ricostruzione economica del Comune, la momentanea sofferenza di cassa, dovuta alla nuova organizzazione interna della riscossione dei tributi, che non prevede più il ricorso alla Serit, dovrà trovare una compensazione nell’aiuto degli enti sovra-ordinati per far fronte alle necessità dell’Ente, in attesa che venga a stabilizzarsi il nuovo regime riscossorio ed impositivo, dalla quale potranno derivare benefici positivi, ma che oggi è l’artefice negativo di una crisi prolungata di liquidità. Considerati i tempi brevi che si hanno rispetto alla conclusione dell’anno, la conclamata malattia, che non dovrebbe avere decorso troppo lungo, non potrà essere più aggredita con misure interne, perché in questa fase, purtroppo, non esistono e se esistono non possono essere immediatamente efficaci. E’ necessario, da subito, coinvolgere nuovamente la Regione per ottenere l’anticipazione di risorse straordinarie, perché solo in tal modo si potrà realizzare l’obiettivo illustrato l’Assessore Amoroso nell’incontro del 21 ottobre scorso, cioè di pagare tutto il lavoro da ottobre a dicembre. Non c’è più un minuto da perdere, non bisognerà pensarci all’ultimo momento, bisogna partire già da domani, coinvolgere in questo il Presidente delle Regione, avere la certezza che il Comune riceverà risorse straordinarie entro il prossimo 15 novembre”.

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