RAGUSA: “NON C’E’ SVILUPPO SE NON SI RISOLVE LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE ”. IL SINDACO DI BARI IERI ALLA FESTA DEMOCRATICA

“Non c’è sviluppo del territorio se non si risolve la questione infrastrutturale. Qui, come altrove, il problema va affrontato. Subito”. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, è stato categorico, ieri sera, partecipando al dibattito, il quarto dei cinque previsti alla Festa Democratica di Ragusa che chiuderà quest’oggi i battenti, avente per tema “Sviluppo del territorio” e che ha visto la presenza dei rappresentanti delle associazioni datoriali dell’area iblea. Calandosi nella nostra realtà locale, portando ad esempio quanto accaduto nella propria zona, Emiliano ha aggiunto: “Di cultura e di turismo si mangia se tu riesci a farne una fonte di reddito. Il sarto di Ginosa che fa le camicie per la casa reale inglese ha capito che occorre caratterizzare il luogo in cui la produzione avviene in modo che il cliente possa alimentarsi delle suggestioni del sito. Solo così potrà venderlo meglio e a miglior prezzo. Lo stesso ragionamento si potrebbe declinare nelle aziende agricole, nei casali, nelle cascine, in cui si mira alla caratteristica italiana del prodotto”. Emiliano, poi, si è soffermato sulla questione delle aperture domenicali, di grande attualità per la provincia di Ragusa. “Quando il numero di aperture nel corso di un anno – ha specificato – è troppo alto è controproducente, perché favorisce solo la grande distribuzione”. I lavori, moderati dal giornalista Sergio Randazzo, avevano preso il via con l’intervento del presidente della Camera di Commercio. “La ripresa economica del nostro territorio – aveva detto Sandro Gambuzza – deve partire da quelle che sono le nostre ricchezze naturali ed architettoniche. Dotandole di mezzi che possano renderle a misura di futuro. Il confronto con la politica, allo stato attuale intangibile, è fondamentale proprio su questo punto”. Massimo Salinitro, direttore della Cia, aveva invece posto l’accento sulla necessità di “rilanciare l’economia, magari facendo in modo che le imprese, le banche e i cittadini formino un unico fronte”. Per il segretario provinciale Cna, Giovanni Brancati, “alcuni dati dicono che Ragusa è avanti rispetto ad altre città, ma è chiaro che alcuni indici stanno calando. Come mondo delle imprese – ha proseguito – riteniamo auspicabile una forte semplificazione a livello amministrativo”. Pasquale Barbaro, direttore del Centro commerciale ibleo, ha sostenuto che “un altro punto cruciale da affrontare è legato al fatto che molti imprenditori che insistono sul territorio hanno atteggiamenti conservatori, atteggiamenti che di fatto bloccano lo sviluppo. Circostanza che, invece, non si verifica con i giovani imprenditori i quali crescono con una diversa prospettiva”. Il segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola, ha voluto chiarire che “non ci potranno essere le condizioni minime per mantenere tutto ciò che abbiamo se non si realizzano le stesse condizioni minime per il sostegno all’impresa. Occorre creare tutti i presupposti per far sì che questa provincia crei un commercio il più possibile dinamico, come succede in altri posti, per venire fuori da questa fase difficile e complessa”. A concludere gli interventi Giorgio Ragusa, direttore Conad Sicilia, che ha criticato la politica che governa la città capoluogo in “quanto alcuni imprenditori che hanno chiuso e sono falliti non sono stati opportunamente tutelati”, e la dirigente del Pd di Ragusa, Eliana Cavalieri, che ha spiegato come “non c’è più l’idea del posto fisso. Questo determina per i giovani la necessità di rimanere al centro della politica e, quindi, delle attività imprenditoriali”.
La Festa Democratica di Ragusa chiuderà i battenti questa sera, con il sorteggio programmato per le 21 e con il concerto dei “Faciti Rota” con Salvo Di Pasquale. A mezzanotte, la cerimonia di chiusura della cinque giorni tenutasi in piazza San Giovanni, nel cuore di Ragusa.

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