IL DIBATTITO SULLE ALLEANZE DEL PD HA CHIUSO LA FESTA DEMOCRATICA A RAGUSA. DIGIACOMO E AMMATUNA HANNO ESCLUSO SOPPRESSIONE DELLE PROVINCE “PER IL RINNOVO DI PALAZZO DI VIALE DEL FANTE AL VOTO NEL 2012”

“Non possiamo approntare un discorso a tavolino con il Terzo polo. C’è bisogno, piuttosto, di una piattaforma programmatica. Misuriamo la capacità di costruire un sistema di alleanze attorno ad un progetto per il Paese, partendo dal dialogo con tutte quelle forze che oggi stanno all’opposizione”. Ha dimostrato di avere le idee chiare Matteo Orfini, responsabile Cultura e informazione della segreteria nazionale del Pd partecipando, ieri sera, in piazza San Giovanni, al dibattito conclusivo della Festa Democratica di Ragusa che verteva sul tema “La politica del Pd e le future alleanze nazionali, regionali e locali per un buon governo”. Orfini ha chiarito che occorre mettere ordine. “Non possiamo pensare – ha aggiunto – di tornare al Governo con una coalizione che non sta in piedi, che intende riproporre le stesse persone e le stesse idee degli anni addietro. Dobbiamo, invece, partire da una idea forte. Il Pd deve essere la forza che lotta per la riduzione delle disuguaglianze. Dobbiamo essere il partito che si sforza per fare stare meglio chi oggi sta peggio”. Orfini, poi, ha fatto riferimento alle vicende politiche siciliane. “Anche in questo caso – ha precisato – occorre individuare quali le priorità per il rilancio dell’isola. E in questo senso i dirigenti siciliani stanno percorrendo una strada che, intanto, ha permesso di scardinare il sistema del berlusconismo e del cuffarismo. Poi si stabilirà se l’alleanza con Lombardo, anche se non da tutti, ce ne rendiamo conto, valutata in modo positivo, potrà apportare i benefici richiesti per rilanciare la politica in questa regione”. I lavori, moderati dal giornalista Giorgio Liuzzo, hanno dunque puntato i riflettori su quanto sta accadendo a Palermo. A cominciare dalla creazione di una nuova e fitta relazione di intese. “I nostri dirigenti in Sicilia – ha spiegato il deputato regionale Pippo Digiacomo – sono abbastanza maturi per autodeterminarsi. Il referendum per decidere se stare o meno con Lombardo avrà un senso se si trasformerà in un’ampia consultazione di tutti i circoli presenti sul territorio”. Il deputato regionale Roberto Ammatuna, riferendosi al disegno di legge approvato dalla Giunta regionale sulla soppressione delle Province, ha espresso seri dubbi sul fatto che lo stesso possa essere approvato in aula all’Ars. “E’ una legge di primaria importanza – ha chiarito – e il meccanismo parlamentare prevede che la stessa debba potere contare su un ampio consenso. Altrimenti la norma non andrà avanti. E mi pare che, a Palermo, al momento, non ci siano presupposti del genere”. Ciò significa che per il rinnovo dell’Amministrazione della Provincia regionale di Ragusa si andrà al voto nella primavera 2012. “Dobbiamo recuperare il tempo perduto – ha detto in proposito il segretario provinciale del Pd, Salvo Zago – e occorre lavorare per mettere assieme una coalizione la più ampia possibile. Non solo Sel e Idv, ma anche Fed e i Socialisti, per non parlare dei partiti del Terzo polo. Dobbiamo, inoltre, volgere lo sguardo anche a quelle associazioni e a quei movimenti che incarnano il dissapore dei cittadini nei confronti della politica. Si tratta di realtà, molto spesso della società civile, che non possiamo tagliare fuori nella programmazione di un discorso ampio che riguarda il futuro della nostra comunità. Resteremo, comunque, legati al quadro regionale e se sarà necessario proporremo, per le Provinciali, un nostro candidato”. In proposito, il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Calabrese, ha spiegato che “non possiamo arrivare all’appuntamento della primavera 2012 senza poter contare su un nostro uomo pronto a candidarsi. Dobbiamo valutare con attenzione quali le alleanze. Dobbiamo trasformarci – ha aggiunto – nel punto di riferimento come partito di governo alternativo al Pdl. Il dialogo con il Terzo polo? Mi sta bene. O al massimo dovremo cercare di fare in modo che i partiti che lo compongono vadano da soli alle elezioni. Ma occorrono alleanze uniformi. A Palermo come a Ragusa. Il Pd non può essere alleato dell’Udc nel capoluogo di Regione e poi trovarsi contro gli udicini al Comune di Ragusa”. Calabrese poi ha espresso perplessità circa l’apertura a movimenti ed associazioni. “Dobbiamo anche comprendere chi sono i soggetti che le compongono – ha spiegato ancora il segretario cittadino del Pd – se qualcuno teme di non avere futuro nel Pdl e per questo motivo ha creato un’associazione territoriale, sappia che difficilmente troverà sponda da parte nostra perché non saremmo considerati credibili. Troviamo, piuttosto, le alleanze che ci consentano di governare la Provincia. Siamo stanchi di stare all’opposizione”.
In mattinata, grande interesse aveva suscitato la presentazione del libro “Terra Matta” di Vincenzo Rabito con la collaborazione del Centro studi “Feliciano Rossitto”. L’attore Giorgio Sparacino ha letto alcuni brani del libro mentre le relazioni sono state tenute da Giacomo Mastruzzo e da Giuseppe Cultrera.

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