Il Comune di Scicli vuole comprare il convento di Sant’Antonino Una richiesta di finanziamento all’Assessorato regionale ai Beni Culturali

Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque ha chiesto all’Assessorato regionale ai Beni Culturali un finanziamento per acquistare l’ex convento di Sant’Antonino. Si tratta di un immobile abbandonato, che versa in stato di rudere nei pressi del torrente Modica-Scicli, di fronte l’ospedale Busacca.
Il complesso è una delle poche testimonianze architettoniche del Val di Noto in cui insistono elementi di cultura pre-barocca. Nel 1993 l’assessorato regionale ai Beni Culturali ha vincolato il bene secondo i dettami della legge 1089 del 1939, ritenendolo “di notevole interesse storico e artistico, perché pregevole testimonianza architettonica sia per quanto riguarda il suo insieme, sia per quanto riguarda i singoli elementi che lo compongono: chiesa, cappella, convento, loggiato.” Il complesso conventuale fu incamerato dallo Stato e rivenduto a privati nel 1866. Gli attuali eredi hanno espresso al comune la disponibilità a vendere sia l’immobile che il terreno. Nel 2006 il Comune ha acquisito uno studio di fattibilità prodotto dall’Università di Genova in cui si evince lo stato di degrado del monumento e gli interventi urgenti necessari per la messa in scurezza del bene. Per tali ragioni l’amministrazione comunale ha intenzione di acquistare il convento e di provvedere a un suo recupero, anche attraverso la ruderizzazione, qualora l’assessorato regionale vorrà accordare un finanziamento a tal fine.

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