Droga a panetti e in grande quantità. Arrestati dipendente comunale e due imprenditori sciclitani

Trentotto chili di marijuana nell’azienda di due imprenditori di Donnalucata, praticamente insospettabili. Brillante operazione della Squadra mobile di Ragusa che ha portato alla scoperta della consistente quantità di sostanza vietata, pressata in pacchetti che ha portato all’arresto di tre persone di Scicli, Pieruccio Boschi, 56 anni dipendente comunale, Carmelo ed Emilio Tudisco, il primo di 51 anni ed il secondo di 45 anni, tutti rinchiusi presso il carcere di Piano del Gesù a Modica Alta in attesa della convalida dell’arresto. L’operazione è stata presentata, stamattina, presso la Procura della Repubblica di Modica dal capo di questo ufficio, Francesco Puleio, dal questore di Ragusa Filippo Barboso, e dal capo della Squadra Mobile, Francesco Marino. Delicata, studiata nei tempi, frutto di un intuito investigativo che ha messo i poliziotti sulla strada di Boschi e dei due fratelli perchè attratti dagli strani movimenti dei tre. Soprattutto per il via vai serale e notturno, quando sia in campo aperto che negli impianti serricoli è impossibile lavorare perchè buio fitto. Gli uomini del vice questore Marino, dopo un’intensa attività investigativa fatta di appostamenti e di controlli, hanno deciso di intervenire nella serata di lunedì portandosi nell’azienda di contrada “Barone”, a metà strada fra Scicli e Donnalucata, dove hanno trovato i due fratelli Tudisco. Ad un controllo dei luoghi la scoperta. Ben occultati all’interno di cartoni e fra balle di cassette di plastica per i prodotti ortofrutticoli e sistemati sotto un capanno ben coperto da un tetto, hanno trovato 19 pacchetti di marijuana, pressata in panetti pronta per essere tagliata e successivamente immessa nel mercato del dettaglio. Peso complessivo 38 chilogrammi visto che ogni panetto è risultato del peso di 2 chilogrammi. I pacchetti erano confezionati e chiusi con nastro adesivo; per maggiore precauzione, per evitare che l’erba si bagnasse, ogni pacchetto era stato sistemato all’interno di un sacchetto nero da spazzatura. Al rinvenimento della droga, Carmelo ed Emilio Tudisco sono stati tratti in arresto in flagranza di reato. Pieruccio Boschi, al momento dell’irruzione nell’azienda, non era con i due fratelli. E’ stato fermato dopo che lo stesso aveva lasciato contrada Barone per fare rientro nella sua abitazione al villaggio Jungi. Le verifiche però hanno appurato che i tre si erano sentiti telefonicamente più volte, cosa che solevano fare negli ultimi tempi, così come solevano andare nelle ore serali e notturne in quell’azienda utilizzata a deposito di droga. Ma come erano arrivati in possesso di quello che è considerato il più grosso quantitativo di droga sequestrato in provincia e soprattutto nello Sciclitano? Da dove è arrivata la merce? Sono interrogativi ai quali stanno cercando di dare una risposta gli investigatori. Così come dovranno capire il ruolo di ciascuno dei coinvolti anche se, visti i precedenti specifici che hanno tenuto nel passato Pieruccio Boschi per qualche anno in carcere, pare proprio che il dipendente comunale fosse l’anello portante dell’organizzazione e che la droga arrivasse dall’esterno, molto probabilmente dai Paesi d’oltre Adriatico.

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