L’Asp Ragusa al terzo posto in Sicilia tre le aziende “spendaccione” per incarichi esterni

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa è al terzo posto in Sicilia per numero di consulenze esterne assegnate. Un dato preoccupante nel contesto dei tagli imposti alla sanità isolana. Davanti all’Asp guidata da Ettore Gilotta figurano solo Trapani, prima della lista con 38 nomine di collaboratori e consulenti esterni in vari rami dell’azienda con oltre un milione e seicentomila euro di costi. A seguire Palermo e quindi Ragusa. Nell’azienda iblea numerose sono state le nomine per gli esterni con una spesa non indifferente, seicentosessantamila euro. Si tratta, nella fattispecie, di Giuseppe Cascone, Graziella Frasca, Maria Concetta Giurdanella, Caterina Martorana, Gabriele Morana, Carmela Nicita, Concetta Patrizia Rollo, Maria Grazia Ruggeri, Aurora Sigona, Eugenia Spata, Giovanna Spata e Stefania Vacirca che operano al Registro Tumori. Incaricati anche Giorgio Arrabito, Eleonora Scaduto, Daniela Storaci, Giorgio Divita, Angelo Iozzia, Alessandro Lo Duca e Stefania Dore, per il settore Medicina del Lavoro che, comunque, sono stati selezionati dall’azienda stessa, previo bando di selezione pubblica per titoli ed esami, nel quadro del piano regionale straordinario per la salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 2010/2012 Decreto Assesoriale Sanità Regione Sicilia 1174/2010  e i cui  emonumenti vengono stanziati direttamente dalla regione Sicilia,. In ultimo, incarico per Giancarlo Iaia che per un anno percepisce circa ventimila euro lordi con l’incarico di istituire il “Museo Storico della Sanità Città di Ragusa, all’interno del quale sarà possibile visitare una biblioteca storico-scientifica e una mostra permanente. Nella sostanza, nonostante l’assessore regionale, Massimo Russo, continui a imporre tagli, nonostante il personale sia stanco e demotivato, nonostante la mancanza delle più elementari attrezzature, come è accaduto a Modica dove per qualche giorno si erano esaurite le flebo e addirittura il cotone, la sanità sembra essere diventata un pozzo senza fondo.

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