CISL: SERVIZI SOCIALI A RISCHIO, I TAGLI AGLI ENTI LOCALI TRATTEGGIANO UN PANORAMA COMPLESSIVO DI GRANDI E CONTINUE DIFFICOLTA’ ROMEO: “SERVE UN TAVOLO A LIVELLO REGIONALE”

“E’ arrivato il momento di assumere decisioni non più differibili. Il panorama dei tagli continua ad essere critico. E gli enti locali della nostra provincia non possono correre il rischio di ridurre i servizi essenziali. Soprattutto quelli a sostegno delle fasce deboli”. La richiesta arriva dal segretario dell’Ust Cisl di Ragusa, Enzo Romeo, fortemente allarmato per le notizie degli ultimi giorni. “Da un lato – chiarisce Romeo – facciamo i conti con tagli incisivi da parte di Stato e Regione nei confronti degli enti locali, dall’altro con quella che è ormai risultata una situazione complessiva insostenibile, derivante, nella maggior parte dei casi, da debiti pregressi. Tutte circostanze che stanno mostrando il vero volto delle difficoltà relative ai servizi sociali presenti in provincia di Ragusa. Le ultime dichiarazioni rese dai rappresentanti delle locali Amministrazioni ci consegnano questo emblematico quadro. A Modica una situazione di disagio esplosa da tempo e che si sta nuovamente riacutizzando. A Ragusa, una serie di problemi posti sotto osservazione per i quali si attendono sviluppi. Ma il futuro non è per nulla roseo. Anche a Vittoria sembra esserci una polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro. Per non parlare di Comiso, dove, invece, le difficoltà sono già emerse da tempo”. Quali le richieste che la Cisl inoltrerà? “In primo luogo – continua il segretario – solleciteremo gli enti locali in questione affinchè garantiscano la spesa sui servizi sociali con medie pressoché analoghe a quelle degli anni precedenti. Poi, chiederemo l’istituzione di un tavolo a livello regionale in cui tutti gli attori pronti a sedere attorno, le cooperative, le organizzazioni sindacali, gli stessi enti locali, avranno l’opportunità di manifestare alla Regione la propria preoccupazione, sollecitando interventi che potrebbero concretizzarsi con la predisposizione di specifici capitoli di bilancio. Non dimentichiamo che, soprattutto in questa fase, non possiamo permetterci che il panorama complessivo risulti così critico. Ecco perché potrebbe essere utile richiedere una compartecipazione a chi usufruisce del servizio in rapporto all’Isee. Altra condizione difficile è quella, ad esempio, delle coop sociali che garantiscono assistenza obbligatoria a determinate tipologie di malati, come i disabili mentali, e che, nonostante tutto, sono costrette a confrontarsi con la mancata erogazione delle relative remunerazioni. E’ davvero un disastro. Ecco perché chiediamo che venga messo in campo un forte impegno da parte di tutti gli attori coinvolti. Per evitare che questo sistema crolli definitivamente”.

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