Consulta comunale giovanile, lo Statuto va modificato. Il consigliere comunale di Vittoria Andrea Nicosia indirizza una specifica mozione al presidente del civico consesso

Il consigliere comunale del Pdl di Vittoria  Andrea Nicosia, in una mozione indirizzata al presidente del civico consesso, chiede la modifica dello Statuto che istituisce la Consulta comunale giovanile avendo preso atto, nella scorsa legislatura, del fallimento, sul piano politico, sociale, istituzionale e comunicativo, dello stesso organismo, nonostante il profondo e generoso attivismo dei componenti, non assecondato da questa Amministrazione, dei tanti giovani e del presidente che hanno cercato in tutti i modi di animare la Consulta stessa.
“La Consulta giovanile – rammenta Andrea Nicosia – deve garantire la rappresentanza politica delle istanze e delle sensibilità dei giovani favorendone, al contempo, la partecipazione alla vita istituzionale e sociale in seno al territorio in cui insiste. Se queste sono (e lo sono) le linee guida su cui deve impostare la propria azione la Consulta, allora non si potrà non concordare che tali obiettivi, a Vittoria, non sono stati raggiunti e che questo fallimento è stato dovuto all’imperfetto e talvolta inesistente rapporto che, negli anni, si è venuto ad instaurare tra l’Amministrazione comunale e l’organismo in questione. Tutto ciò determinato dal disinteresse dell’Amministrazione, nonostante più volte vi siano state richieste di sostegno e di supporto all’attività della Consulta, richieste mai assecondate e sempre snobbate dall’Amministrazione comunale. Insomma, l’Amministrazione l’ha prima istituita e poi l’ha abbandonata, nonostante diverse richieste e proposte”.
Per il consigliere del Pdl “forme di partecipazione come questa vanno sostenute ed incentivate. E invece facciamo i conti – prosegue – con la disattenzione più assoluta, come testimoniato anche dal fatto che il Centro giovanile sito in via S. Martino non è messo nelle condizioni di funzionare. Per tale ragione è necessario procedere alla rivisitazione del regolamento in quanto è stata sperimentata l’incapacità dello stesso a mettere sul campo il massimo delle potenzialità che la Consulta potrebbe esprimere. E’ necessario porre in essere misure che permettano un efficace ed utile funzionamento, dotando, ad esempio, la Consulta di una sede istituzionale, prevedendo un apposito capitolo nel Bilancio dell’Ente, per garantire, seppure minima, indipendenza ed autonomia all’organismo in questione. Lo Statuto, poi, necessiterebbe di una rivisitazione (ad esempio per quanto riguarda l’aspetto della composizione oppure la previsione di meccanismi che obblighino l’assessorato alle Politiche giovanili ad acquisire un parere obbligatorio, ma non vincolante, dell’organismo in questione)”.
Il consigliere Nicosia chiede che finalmente l’Amministrazione comunale possa assicurare una seria attenzione sulla suddetta questione, per dare finalmente “un reale valore – aggiunge ancora – ad un organismo in grado di favorire i giovani alla partecipazione della vita pubblica, avvicinandoli all’accezione più alta relativa al significato di fare politica”.

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