Pozzallo. Per il Tar di Catania “Correttezza e trasparenza dell’Amministrazione Sulsenti in bando di gara”

Il Tar di Catania ha rigettato il ricorso proposto dalla cooperativa “Giorgio La Pira” di Pozzallo contro il Comune della cittadina marinara in merito alla gara per l’aggiudicazione del servizio socio assistenziali assegnato, invece, alla Cooperativa Genesi. Il sindaco, Giuseppe Sulsenti, non perde, giustamente è il caso di dire, l’occasione per ribadire la correttezza con la quale l’amministrazione comunale ha agito nell’espletamento della sua funzione. “La sentenza del Tar – sottolinea -dimostra che la politica di piccolo cabotaggio, fatta di illazioni e sospetti, non paga e che gli interessi degli anziani sono stati tutelati dalla trasparenza amministrativa”. Il Tribunale Amministrativo etneo parla, nel dispositivo di rigore e contenimento della spesa, correttezza degli atti e, dunque, dà ragione al Comune sulle tre eccezioni sollevate dalla cooperativa soccombente, giudicate del tutto infondate, peraltro con condanna a pagare tutte le spese di giudizio. Sulsenti, l’Assessore ai Servizi Sociali, Guglielmo Puzzo, e tutta l’Amministrazione Comunale non soltanto esprimono la loro soddisfazione per la dichiarata trasparenza amministrativa, ma soprattutto “per una sentenza che garantisce il servizio socio-assistenziale agli anziani, senza danni per l’utenza, per l’avvenuto riconoscimento, da parte del TAR, che si tratta “dell’affidamento di un servizio che mira ad evitare che ci sia soluzione di continuità nell’erogazione dello stesso, rispetto alle prestazioni precedentemente offerte, in proroga, dalla ditta ricorrente fino alla data del 30 giugno 2010”. L’Amministrazione comunale ha ritenuto di confermare la legittimità dei propri atti, dopo avere puntualmente esaminato le dettagliate giustificazioni fornite, come è dato desumere dalla concisa, ma esaustiva nota del 20 luglio 2010”. “Le parole del Tar – – sostiene il primo cittadino — sono certamente la risposta più significativa ed eloquente alle solite calunnie artatamente messe in giro da chi sa e può solo arrampicarsi sugli specchi della delazione e della diffamazione”.

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