Ragusa. La città solidale: “Recuperiamo l’etica dell’impresa”

“Non può esserci alcune ripresa economica senza un recupero del senso etico dell’impresa”. Ne è convinto Aurelio Guccione, presidente del consorzio “La città solidale”. “Il problema della crisi è più complesso di quanto sembra – spiega – ed occorrono soluzioni che non guardino solo al tornaconto delle imprese. Occorre pensare senza dubbio al valore della produzione quanto a quello delle risorse umane. È questo aspetto che rende tale un imprenditore. Spesso, spiace dirlo, molti sono solo degli speculatori. Compito dell’impresa, sia essa di natura sociale che profit, deve essere quello di far crescere la qualità della vita di un territorio. Solo così ha senso richiedere agli enti pubblici di promuovere azioni di sviluppo sostenibile”.

“Non ne usciamo – ribadisce Guccione – se non riportiamo al centro di tutto il lavoratore e la famiglia. È per questo che oggi sono solo le imprese e le cooperative sociali a non licenziare ed, anzi, ad essere capaci di creare posti di lavoro. Del resto il nostro fine non è creare utili ma distribuirli incentivando il lavoro e, di conseguenza, anche l’economia”.

Ma il presidente del consorzio non fa sconti a nessuno. “E’ purtroppo vero – chiarisce – che non tutte le realtà del sociale operano in questa ottica. C’è chi si fa chiamare cooperativa senza esserlo solo per aggirare il peso fiscale e chi aspetta solo di essere assistito da fondi pubblici. È chiaro che così non si va da nessuna parte. Dobbiamo puntare, piuttosto, ad integrare i fondi pubblici con quelli del privato. Per questo è importante la collaborazione tra il mondo del sociale e quello delle imprese profit”.

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