IdV Ragusa: “Il “lupo” perde il pelo (e le facoltà) ma non il vizio”

In provincia di Ragusa, dalle infrastrutture, allo sviluppo, all’università le parole sono totalmente distaccate dai fatti. Alla provincia regionale di Ragusa la Giunta e la maggioranza in Consiglio hanno fatto a gara a chi toglieva più risorse (ed opportunità) all’Università. Hanno iniziato dimezzando le somme in bilancio da 1.500.000 a 750.000 euro, poi in sede di assestamenti a settembre, sui 750.000 euro che la Giunta aveva rimesso il Consiglio ha tagliato 350.000 euro. “Il gioco delle tre carte – dice Gianni Iacono di Italia dei Valori – . A quel tempo Giunta e Consiglio proclamarono, urbi et orbi, quanto gli stavano “a cuore” le sorti dell’Università e promisero che in sede di variazioni di bilancio sarebbero state rimesse le 350.000 euro. Adesso, in sede di variazioni di bilancio, le promesse sono svanite e così i 350.000 euro. La Provincia deve al Consorzio 1.500.000 euro e ne ha dati 1.150.000 euro. E tutto questo a fronte di impegni contrattualmente sottoscritti ,degli atti di diffida e delle ingiunzioni presentati dall’Università. La scellerata convenzione stipulata dal Presidente della provincia, dal Sindaco di Ragusa e dai vertici del consorzio a giugno del 2010 prevedeva all’art. 6 che l’Università “entro il 30 settembre di ogni anno” quantificasse “ le tasse versate dagli studenti frequentanti a Ragusa ” per poi “ comunicare a Provincia e Comune le somme “. La scellerata convenzione prevedeva anche che le sole scadenze dell’anno 2011 di pagamenti da effettuare da parte del Consorzio all’Università ammontassero, complessivamente, a 3.112.500 € da versare nelle tre scadenze del 30.06.2011 del 31.07.2011 e del 31.10.2011. A tutto questo aggiungasi le mancate rate pregresse non pagate dal Consorzio che ad inizio anno ammontavano ad 1.100.000 euro alle quali vanno sottratte 650.000 € pagate dal Consorzio ad agosto 2011. Ancora una volta, sulla testa e per le tasche dei Cittadini, errori madornali. E’ sbagliato totalmente pensare di compensare una minima parte delle somme dovute all’Università con il rimborso tasse che deve l’Università (peraltro in misura quasi totale al Comune di Ragusa) perché seguono iter contabili diversi e, purtroppo, trattamento sanzionatorio diverso. La scellerata convenzione del giugno 2010 all’art. 7 recitava testualmente : “In caso di ritardo nella corresponsione all’Università delle somme dovute, decorreranno a carico della Provincia e del Comune gli interessi moratori pari al tasso di interesse passivo che viene corrisposto dall’Università alla propria banca cassiere. Nessun interesse è dovuto all’Università in caso di mancata presentazione del conto finale entro i termini previsti dall’art. 6”. Una bella “frittata” hanno sottoscritto i “difensori del territorio” e adesso con queste ultime “trovate” contabili , “finanza creativa” locale, si rischia di rimettere in discussione l’unico “pezzo” di Università rimasta e cioè lingue !!! Lo scrivente in Consiglio Provinciale, sia in sede di bilancio che di assestamento di bilancio, ha fatto verbalizzare che i maggiori oneri derivanti dalle inadempienze contrattuali causate delle minori somme versate devono ricadere totalmente a carico degli amministratori e dei consiglieri e non certo a carico della collettività che ha già subito un danno economico enorme (ed in modo particolare la città di Ragusa) per il fallimento dell’Università e state pur certi che vigilerò affinché i maggiori oneri siano addebitati ai responsabili politici dello sfascio !

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