Coltivava canapa indiana. Modicano condannato venti mesi di reclusione

Ha patteggiato la pena ed è tornato in libertà Carmelo M., il 43enne modicano arrestato dai Carabinieri per coltivazione di droga ai fini dello spaccio. L’uomo è comparso per direttissima davanti al giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore, che, dopo la convalida ha disposto gli arresti domiciliari. A questo punto il difensore, l’avvocato Salvatore Poidomani, ha chiesto il processo col rito del patteggiamento trovando il consenso e l’accordo sulla pena col pubblico ministero, Veronica Di Grandi, a un anno e otto mesi di reclusione e tremila euro di multa, pena ritenuta equa dal magistrato che ha concesso la sospensione condizionale ed a rimesso in libertà l’imputato, incensurato. I carabinieri lo avevano arrestato al termine di una minuziosa attività di ricerca quando avevano rinvenuto, in una serra di pertinenza della sua abitazione, una vera e propria coltivazione di canapa indiana. Esposte ai raggi del sole erano state trovate quaranta piantine tra i venti e i centosessanta centimetri di altezza. Rinvenuti anche, ben celati all’interno della cucina dell’abitazione, circa quarantacinque grammi di marijuana già essiccata e suddivisa in tre buste per alimenti, un barattolo contenente circa cinquanta grammi di semini di canapa indiana, un pacco di buste per alimenti ed un bilancino utilizzato per il confezionamento delle dosi di droga. In camera da letto, tra gli indumenti dell’uomo, rinvenute due dosi di marijuana per un peso complessivo di ulteriori cinque grammi. Le piantine sono state sequestrate e andranno distrutte.

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