Richiesta di giudizio immediato per lo sciclitano Fausto Tarcisio La Terra

A seguito di indagini dirette dal sostituto Gaetano Scollo e coordinate dal Procuratore capo Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica, ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare di emettere il decreto di giudizio immediato nei confronti di Fausto Tarcisio La Terra, sciclitano di 47 anni. L’uomo, in atto detenuto,  è venuto meno agli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, in particolare omettendo di rispettare le prescrizioni di non rincasare la sera più tardi delle  21 senza comprovata necessità e, comunque, senza averne data tempestiva notizia all’autorità locale di pubblica sicurezza, di non allontanarsi dal Comune di residenza senza la preventiva autorizzazione dell’autorità di P.S., nonché di vivere onestamente, rispettare le leggi e non dare ragione a sospetti, in violazione di quanto stabilito dal Tribunale di Ragusa – Misure di Prevenzione di Pubblica Sicurezza. La Terra alla guida dell’autovettura Fiat Punto, in territorio di Ragusa, verso le  21.50 circa, senza patente di guida in quanto revocata dalla Prefettura di Ragusa, con atti di violenza, segnatamente, dandosi alla fuga alla guida del veicolo, nonostante una Volante della Questura di Ragusa, in servizio di posto di controllo a Ragusa in Viale delle Americhe – gli avesse intimato l’alt, procedendo ad andatura sostenuta ed aumentando la velocità per evitare di essere fermato, costringendo i predetti agenti operanti a porsi all’inseguimento del medesimo, unitamente a una seconda  Volante(il cui ausilio era stato tempestivamente richiesto alla Sala Operativa), opponeva resistenza ai predetti Pubblici Ufficiali, nell’esercizio delle loro funzioni, continuando imperterrito nella folle corsa – invertendo improvvisamente il senso di marcia in direzione di Modica, una volta giunto all’altezza dello svincolo per l’immissione nella SS, 115 -, senza curarsi del fatto che le due Volanti  avessero azionato i dispositivi di segnalazione visiva ed acustica, ponendo in essere una serie di manovre spericolate volte a vanificare l’inseguimento, con bruschi movimenti di sterzo finalizzati a fare uscire fuori dalla carreggiata i mezzi di Polizia – che erano momentaneamente riusciti ad affiancarlo -, così da creare una situazione di generale pericolo per l’incolumità dei suddetti equipaggi e degli altri automobilisti, sino ad obbligare uno dei poliziotti ad esplodere in aria (con tutte le cautele del caso) due colpi, a scopo intimidatorio, con la propria arma in dotazione, concludendo la propria corsa a Scicli, in corrispondenza della propria abitazione; con l’aggravante del fatto commesso al fine di procurarsi l’impunità dei reati. I fatti risalgono al 3 ottobre scorso.

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