”Mi spiace, ma non mi sorprende, che Idv, mentre a Roma pensa alla responsabilità di un governo di unità nazionale capace di affrontare e risolvere la crisi devastante che attanaglia il nostro Paese, a Ragusa consideri la tassa di soggiorno una “vergogna”. Ritengo che tale tassa, sospesa nel 1989 e reintrodotta dal Federalismo fiscale a supporto dei Municipi sempre più massacrati da tagli, debba essere interpretata come una opportunità di sviluppo e non come una penalizzazione: se è vero, come è vero, che con il federalismo saremo sempre più chiamati a vivere e ad accrescere le nostre possibilità di sviluppo economico, facendo leva sulle nostre risorse, allora è bene che il nostro territorio cominci ad attrezzarsi”. Lo afferma l’assessore comunale allo Sviluppo economico – Beni culturali e Turismo, Sonia Migliore. “Ragusa – aggiunge – è notoriamente riconosciuta “città d’arte e a vocazione turistica”, è sede di ben 18 monumenti patrimonio dell’Unesco ed offre meravigliose peculiarità territoriali: il turismo è dunque lo sviluppo del futuro. Ma in un momento come questo, in cui soffrono i servizi primari del cittadino ed in cui la disoccupazione giovanile, e non, ha raggiunto livelli drammatici ed inediti, trovare le risorse necessarie per investire sul turismo diventa problematico. La tassa di soggiorno ci permetterà di investire centinaia di migliaia di euro nei servizi primari per il turismo (segnaletica, trasporti, promozione del territorio, servizi pubblici, ecc.) e per la valorizzazione dei Beni culturali. Di recente abbiamo assistito allo scippo di un milione di euro dei fondi Poin per i beni culturali da parte del ministro Fitto: possiamo continuare così? Come pensiamo di sopravvivere, come entità territoriale, se diciamo di no sempre a tutto? Ma di quali cittadini si parla quando si dice che vengono a Ragusa per lavorare, se sono i ragusani che vanno via per trovare lavoro? Ma come si può definire Ragusa “una antica città-stato chiusa e cinta da mura, perchè mette il pedaggio”? Idv sa che anche Firenze, Roma, Venezia, Catania, Sirmione, Garda, Padova, S. Vito Lo Capo, Salerno, Genova, Rimini, Bolzano, Como e altre decine e decine di città turistiche e d’arte hanno già applicato la tassa di soggiorno, compresa Napoli con il sindaco De Magistris, illustre esponente di Idv?”.
Migliore spiega ancora meglio il suo pensiero. “La tassa di soggiorno, almeno come la intendiamo noi – chiarisce – non è una tassa contro i cittadini (non la pagano nè i ragusani nè le nostre imprese) ma per i cittadini e per la crescita del loro territorio: non possiamo continuare a pagare solo noi ragusani dovunque andiamo e qualunque cosa facciamo nel resto d’Italia, è fondamentale attrezzarci. Infine, vorrei precisare che questa Amministrazione non mette solo tasse, ma quando può le abbatte, come recentemente per la Tosap a vantaggio dei ristoratori che insistono nel quadrilatero del centro storico. La vera “vergogna” è nel dire sempre no e nel non rendersi conto che bisogna unirsi, fare sistema e dare risposte e speranze alle famiglie, ai giovani e al loro futuro”.