Sono vivo per miracolo. Se mio figlio fosse tornato da La Spezia mezz’ora dopo, sarei stato travolto dal fango”.
Francesco Orlando, 83 anni, è ancora sotto shock. L’anziano pozzallese, martedì 25 novembre, si trovava in Liguria, nella zona colpita dall’alluvione. Nel piccolo centro di Pignone per l’esattezza, in casa del figlio Gaetano, 57 anni, titolare dal 1987 dell’unica farmacia del luogo. Ha fatto ritorno a Pozzallo lunedì scorso. Nel raccontarci i brutti momenti vissuti non riesce a trattenere le lacrime. Casa e farmacia rimangono al piano terra di un immobile a due piani. L’anziano genitore, come ogni anno, era andato a trovare il figlio. Pioggia a catinelle quel brutto giorno, ma nulla di preoccupante. Almeno fino all’una dopo mezzogiorno. Chiusa la farmacia, il dottore raggiunge con la sua nuova Toyota Rav 4 la vicina città di La Spezia per alcune commissioni. Di ritorno, un’ora dopo, lascia in garage l’auto, che è andata completamente distrutta, con dentro la borsa contenente documenti ed anche una certa somma di denaro contante che avrebbe dovuto versare in banca il pomeriggio e rientra in tutta fretta per preparare qualcosa per il pranzo.
Il dott. Gaetano Orlando, conseguita la laurea a Genova, è rimasto in Liguria. Separato e padre di due figli, vive da solo. Suo fratello Vincenzo, 54 anni, anche lui laureato, vive e lavora a Milano. Antonella, 47 anni, risiede a Pozzallo con il padre.
Pioveva a dirotto. “Tanu – esclama ad un certo punto l’anziano genitore – entra acqua dalla porta d’ingresso”.
Il tempo di controllare le finestre delle altre stanze che succede il finimondo. Un’ondata di acqua e fango allaga la casa sommergendo padre e figlio. Il farmacista ha la presenza di spirito di afferrare il padre; riesce quindi, non senza fatica, ad aprire la porta finestra della cucina, per cui, per fortuna, si viene a creare una specie di canalone di sfogo.